Fabio Paratici lascerà la Juventus tra poche settimane. Il contratto del CFO dell’Area Football non sarà rinnovato dopo la scadenza del prossimo 30 giugno. La notizia era nell’aria da giorni, ma oggi è arrivata l’ufficialità da parte del club bianconero, in seguito all’incontro tenutosi presso la sede della Vecchia Signora. Lo dice espressamente il comunicato diramato tramite gli organi ufficiali della Juve: “Dopo undici stagioni di lavoro intenso, di vittorie e di grande passione sul campo e dietro alla scrivania, Fabio Paratici, managing director Football Area della Juventus, lascerà il club. Il suo contratto, in scadenza il 30 giugno 2021, non sarà rinnovato – si legge nella nota – Il dirigente bianconero e il Presidente Agnelli si sono incontrati oggi allo Juventus Headquarter della Continassa”. Venerdì la conferenza stampa congiunta con Andrea Agnelli in cui si spiegheranno i motivi del divorzio.
Arrivato alla Juventus nel 2010 assieme a Beppe Marotta dalla Sampdoria, dal 2018 ne ha ereditato tutte le competenze non senza difficoltà. Comunque sia, in 11 anni è stato l’artefice di qualcosa come 19 trofei. Cosa succederà ora nella dirigenza bianconera? Tutti gli indizi portano alla promozione di Federico Cherubini, ma non è da escludere l’innesto di un direttore generale o amministratore delegato. Ne sapremo di più probabilmente domani, dopo l’assemblea degli azionisti Exor.
Intanto, Paratici saluta così: “Sono stati anni bellissimi, di crescita professionale e di forti emozioni. La Juventus mi ha concesso l’opportunità di svolgere la mia attività in piena libertà e senza condizionamenti nel pieno rispetto del mio ruolo. Per questo – aggiunge – desidero ringraziare tutto il club, il mio staff, i dipendenti, i collaboratori, i calciatori, gli allenatori, gli azionisti, e, in particolare, il Presidente, Andrea Agnelli. Si chiude un capitolo importante della mia carriera, in attesa di nuove sfide”.
Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ha così commentato il divorzio da Paratici: “Fabio ha scritto in questi anni la storia della Juventus – esordisce il numero uno ianconero – Un percorso di crescita caratterizzato da professionalità, abnegazione e tanti successi. Diciannove trofei in 11 anni sono la miglior testimonianza del suo lavoro, che si iscrive appieno nella lunga tradizione del nostro club. Oggi è il momento di ringraziarlo per aver saputo creare un forte legame professionale, accompagnato dalla passione quotidiana”.