Palladino, chiamata ai vecchi amici della Juve: “mi dovete un favore” | Arriva insieme a Szczesny: miracolo del Condor
Galliani ha chiesto aiuto a Palladino e sta facendo di tutto per far sbarcare il bianconero a Monza insieme Szczesny.
Per tantissimi decenni, all’estero il calcio italiano è stata sempre visto come la patria del catenaccio. Nulla di più vero, perché la scuola di allenatori italiani si è sempre distinta per praticare un gioco molto difensivista, in cui difendere il risultato è molto più importante che segnare.
Nemmeno l’avvento di Arrigo Sacchi ha contribuito a cambiare questo trend, come ha ripetuto lo stesso ex allenatore in diverse interviste negli ultimi anni.
Nonostante infatti Sacchi all’inizio degli anni novanta ha rivoluzionato il mondo del calcio con il suo Milan, capace di vincere due Champions League consecutive e uno scudetto con un gioco intenso e spumeggiante (Che per il nostro campionato rappresenta quasi uno shock culturale), dopo il suo addio, non si era creata una scuola di allenatori italiani che ha seguito le sue orme.
Questo, come ripete spesso il profeta di Fusignano, è accaduto all’estero, dove è stato un modello e un’ispirazione per tantissimi tecnici a partire da Guardiola. In Italia invece, dopo la sua parentesi, la nuova leva di tecnici italiani ha invece continuato a proporre un calcio molto più votato alla difesa che all’attacco.
La nuova leva di allenatori italiani
L’esempio più fulgido di questo è Carlo Ancelotti, che nonostante un inizio carriera da discepolo di Sacchi (Al punto che rifiuta l’acquisto di Baggio in quanto non trovava posizione nel so 4-2-2), è finito con il suo Real Madrid il maggior esponente di un calcio basato su difesa e pragmatismo.
Qualcosa è però cambiato negli ultimi anni, e la nuova leva di allenatori italiani che stiamo vedendo nascere nel nostro campionato, sembra invece per la prima volta seguire la linea tracciata da Sacchi più di vent’anni fa. Raffaele Palladino si è fatto conoscere in questi due anni come uno dei talenti italiani più interessanti in panchina, con una proposta di gioco moderna e ambiziosa.
Palladino chiama la Juventus: vuole aiutare Galliani
Palladino ha assunto la guida del Monza due anni fa, grazie all’intuizione di Berlusconi e Galliani che gli affidarono la prima squadra nonostante non avesse esperienza, e non ha deluso le aspettative, disputando due stagioni molto importanti che gli sono poi vale la chiamata quest’anno della Fiorentina.
Il tecnico però non ha dimenticato la fiducia che Galliani ha riposto in lui e lo sta aiutando in un trattativa con la sua ex squadra, la Juventus. Non è un segreto che il ds del Monza sta facendo di tutto per far sbarcare Szczesny a Monza. Ma sembra che insieme a lui vorrebbe anche il terzino bianconero De Sciglio, con Giuntoli che però non sembra convinto di cedere il calciatore. E chissà che la chiamata di Palladino alla sua ex squadra non possa risultare decisiva.