(Di Mirko Nicolino) Il procuratore federale Stefano Palazzi – spesso visto nelle tribune di Serie A assieme ad Adriano Galliani – è a un bivio: il su contratto è già scaduto da molto tempo ed è stato precettato per risolvere alcune incombenze. Che in base alle ultime vicende pare prevedano il sanziona mento ad ogni costo dei tesserati della Juventus: in questi anni, il pm del calcio ne ha combinate di cotte e di crude, dimostrando di avere sempre 3mila pesi 3mila misure. Velocissimo nel giudicare la Juve (meno di un mese), lentissimo nei confronti dell’Inter (18 mesi con conseguente prescrizione); lesto nel calcioscommesse, pur non avendo prova alcuna, misterioso su Premiopoli (a proposito, che fine ha fatto?). Come vi avevamo anticipato ieri, la pessima figura rimediata in primo grado, con le assoluzioni di Bonucci e Pepe, non gli sono andate giù, soprattutto dopo le battute dei due calciatori sui social network (“Ritenta, sarai più fortunato”, scrisse qualche giorno fa Pepe su Twitter). Ecco perché, nel momento in cui le istituzioni sportive sono ai minimi storici quanto ad efficienza e credibilità, Palazzi tenta il colpo di coda e decide di impugnare tutti i proscioglimenti decretati dalla Commissione Disciplinare della Figc.\r\n\r\nUn vero e proprio atto di forza estremo che riporta a giudizio Pepe e Bonucci, insieme a Salvatore Masiello e Belmonte per i fatti di Udinese-Bari, ma anche Vives per Bari-Lecce e i ‘bolognesi’ Di Vaio-Portanova per Bologna-Bari. Lunedì il procedimento affronterà il secondo grado, davanti ai giudici della Corte di giustizia federale: Palazzi chiederà nuovamente 3 anni e 6 mesi di squalifica per gli illeciti sportivi e un anno per le omesse denunce senza dare la possibilità alle difese di portare testimoni o prove a propria discolpa. Non c’è tempo. E chi se ne frega dell’articolo 111 della costituzione che istituisce il giusto processo per qualunque cittadino. Neanche Hitler, Stalin e le dittature sudamericane sono mai arrivate a tanto.\r\n\r\nLe parti in causa ovviamente sono esterrefatte, perché se Masiello non è credibile, su cosa baserà Palazzi le nuove richieste di condanna? Il secondo grado si risolverà nell’arco di pochi giorni: lunedì 20 si discuterà il filone di Cremona, martedì 21 quello di Bari e per giovedì 23 sono attese le sentenze. Palazzi si gioca il tutto per tutto: il bersaglio grosso sono i due tesserati bianconeri e se riuscirà a condannarli molto probabilmente otterrà un prolungamento dell’incarico per ‘altre incombenze’, altrimenti dovrà fare le valige. Una doppia figuraccia è troppo anche per istituzioni totalitarie e fascistoide. Che a quel punto dovranno trovare un altro boia per far fuori chi continua a vincere contro tutto e tutti.