Pagelle Napoli-Juventus 2-0: bianconeri Tevez-dipendenti
Pagelle Napoli-Juventus 2-0: troppi elementi con il fiatone tra i bianconeri e atteggiamento timoroso, neanche un’occasione da gol creata
Pagelle Napoli-Juventus 2-0. La Juve perde dopo 22 risultati utili consecutivi e consente al Napoli di salire da -20 a -17. Insomma, non è un dramma, ma la sconfitta va analizzata razionalmente: i bianconeri hanno il fiatone e quando si è a corto di ossigeno si fanno errori che solitamente non si compiono. Difesa distratta, centrocampo con poche idee e attacco mai pungente. Quello che forse duole di più, è il dato sulle occasioni da gol: 0. Senza Tevez la Juventus non punge più? Le pagelle:\r\n\r\nBuffon 7: Il migliore dei suoi. Nella prima frazione di gioco sventa due clamorose palle gol per i padroni di casa, che sulla conclusione ravvicinata di Callejon prima, e di Hamsik poi, vedono ergersi di fronte un baluardo insormontabile. Esente da colpe sulla rete del vantaggio, rimarca la propria nomea di migliore al mondo con altrettante ottime parate nella seconda parte di gara, dovendosi piegare però nel finale alla sventola dentro l’area di Dries Mertens. Miracoloso fino allo stremo, ma le partite, salvo casi eccezionali, non si vincono da soli.\r\n\r\nDifesa 5.5: Traballanti. Patendo soprattutto nel primo tempo la spinta costante di Insigne a destra e Callejon a sinistra (rispetto alla visione del campo dei bianconeri), molte sono state le situazioni di incertezza del pacchetto arretrato juventino, che in più di un’occasione ha visto sfilare e concludere a rete l’avversario napoletano di turno, salvo trovarsi un miracoloso Buffon pronto ad evitare la frittata. Leggermente più stabili e compatti nella seconda frazione di gioco, hanno pagato nel finale di partita l’eccessivo sbilanciamento offensivo per cercare il pareggio, lasciando dissestata e poco ordinata la linea difensiva e concedendo così a Mertens l’opportunità di poter raddoppiare e congelare in contropiede una sconfitta meritata. Se Bonucci è parso poco preciso nella costruzione della manovra e Caceres parecchio macchinoso nel contenere le offensive di Insigne, Chiellini è stato forse l’unico dei suoi con costanza di rendimento nell’arco dei 90 minuti. Nel complesso, una prestazione non eccessivamente brillante del reparto.\r\n\r\nEsterni 6-: Molto Lichtsteiner, poco Asamoah, occasione sprecata per Isla. Uno dei pochi, insieme a Buffon, a mantenere a galla la nave bianconera, il terzino svizzero è parso come l’uomo più pericoloso per la squadra di Conte, che nelle sue folate palla al piede e negli inserimenti tra le linee, ha trovato l’arma in più per impensierire la difesa partenopea. Partito bene nei primi istanti di gara, ma risucchiato nel buco nero dei sensi di colpa per le responsabilità sulla rete di Callejon, Asamoah è stato nettamente al di sotto del suo classico rendimento in campo, andando via via perdendo, nel corso della partita, di sicurezza e tranquillità e costringendo così Conte a sostituirlo nella seconda frazione di gioco. Giocatore nel quale si sono concentrate (ahimè, verrebbe da dire) la maggior parte delle occasioni per far male agli avversari, il tornante cileno Isla non è stato capace di sfruttare a pieno quelle importantissime situazioni d’attacco che i bianconeri erano riusciti a costruire nel corso del secondo tempo, mancando costantemente, per carenza di mezzi, lo stop, l’aggancio o il cross.\r\n\r\nCentrocampo 5-: Irriconoscibili. Completamente fuori partita e mai in grado di impensierire la difesa partenopea, il terzetto di centrocampo composto da Vidal, Pirlo e Pogba, non è stato assolutamente all’altezza dell’aggressività e della voglia di vincere dei giocatori avversari, arrivando sempre molli nei contrasti di gioco, e sbagliando anche la più semplice delle giocate come il passaggio corto per il compagno vicino. Incapaci di fare filtro e frenare le avanzate napoletane nelle situazioni di difesa, sono risultati impalpabili nelle giocate d’attacco, tralasciando gli inserimenti senza palla alle spalle della difesa ed evitando la triangolazione veloce al limite dell’area. Autore di un unico spunto nel primo tempo, Pogba si è andato via via fantasmizzando nel corso della partita, procedendo per strada opposta a quella di Vidal, il quale meno presente nella prima frazione di gioco, è sembrato più reattivo negli ultimi 20 minuti di gara. Per quanto riguarda Pirlo, eccetto qualche cambio di lato per dar respiro alla manovra ed un paio di contrasti in scivolata in mezzo al campo, poco o nulla.\r\n\r\nAttacco 5: Innocui. Poco sostenuti nella manovra dai centrocampisti ed in netta difficoltà nel farsi spazio tra la difesa avversaria, la coppia mandata in campo ieri sera da Conte è parsa assolutamente incapace di impensierire la porta difesa da Reina ed esclusa quell’acrobazia inoffensiva di Osvaldo nella prima frazione di gioco, non ci sono state conclusioni da parte delle due punte. Lenti, macchinosi e poco precisi nelle triangolazioni, non sono stati in grado di sopperire degnamente all’assenza del capocannoniere Tevez. Meglio, dopo il lungo stop per infortunio, ha fatto invece Mirko Vucinic, che subentrando dalla panchina nei 20 minuti finali si è costruito qualche spunto interessante.\r\n\r\nConte 5: Una delle sconfitte più brutte nella sua avventura in bianconero. La squadra, totalmente fuori fase ed incapace di impensierire la difesa partenopea, è parsa patire un po’ di stanchezza dopo gli ultimi impegni ravvicinati, disputando una gara nettamente al di sotto dell’abituale rendimento in campo. Ovviamente non c’è la necessità di creare allarmismi né di criticare immediatamente il gruppo; dopo una lunga serie di vittorie consecutive ed un bottino di 81 punti guadagnati in campionato, una sconfitta, la seconda in serie A quest’anno, può anche starci e il grande vantaggio accumulato dai bianconeri sulle inseguitrici, serve proprio per situazioni di questo tipo. Perciò mente libera dopo la sconfitta di ieri sera e testa già alla sfida col Lione di giovedì sera.