Soffre, e tanto, la Juventus, ma esce vittoriosa dall’Olimpico di Roma, nel confronto diretto con la Lazio che contendeva ai bianconeri il primato della classifica. Una partita che ha confermato quanto di buono i biancocelesti hanno fatto vedere sin qui, ma che ha consacrato la Juventus come squadra più solida (al momento) del campionato: ancora imbattuti, i bianconeri hanno dimostrato di saper soffrire, subire e rialzarsi. Un test molto probante, superato sia a livello fisica, sia mentale, seppur con qualche elemento che sembra aver bisogno di tirare il fiato. L’impegno ravvicinato con il Napoli, però, costringerà Conte a rinviare il tourn over (se si eccettua Marchisio, squalificato contro gli azzurri).\r\n\r\nBuffon 7: continua il momento di forma strepitoso di ‘Supergigi’ che come contro il Palermo ci mette una pezza in una pio di occasioni salvando il risultato. “Ci è girato tutto bene”, ha dichiarato a fine gara, ma il merito è anche ampiamente suo.\r\n\r\nLichtsteiner 6,5: meno rabbioso del solito nelle discese, ma per avversario e ambiente c’è da capirlo. Sfidava il suo recente passato, contro cui ha dimostrato comunque di non avvertire soggezione. ‘Stephan il freddo’ sfiora il gol nei primissimi minuti e dopo un salvataggio su Rocchi esulta quasi avesse segnato una rete.\r\n\r\nBarzagli 6,5: il solito muro che non si intimorisce davanti a niente e nessuno. E’ protagonista, tra le altre cose, di un salvataggio miracolo in spaccata che nel primo tempo salva la porta di Buffon.\r\n\r\nBonucci 6: di incoraggiamento. Sulla stessa falsariga del Palermo, ha nel primo tempo un paio di pericolosissime amnesie. Deve assolutamente perdere l’abitudine (ne ha tutto il tempo) di porgere il fianco o il didietro all’avversario che lo punta. Nella ripresa esce con eleganza da un paio di situazioni difficili. Forza Leonardo.\r\n\r\nChiellini 6,5: concede davvero poco a chi si presenta dalle sue parti. Di testa è insuperabile, anche se si propone meno del solito. Va bene così, la fase offensiva magari la farà contro avversari che concederanno più spazi e che non lo costringeranno a rimanere troppo basso.\r\n\r\nMarchisio 6,5: fa il solito gran lavoro il ‘Principino’, anche perché c’è un Pirlo non al meglio da proteggere. Alla distanza pare tirare un po’ il fiato, ma al momento il suo vigore è imprescindibile. Peccato per il giallo che gli farà saltare Napoli.\r\n\r\nPirlo 7: stoico. Anche con il ginocchio in disordine scende in campo e detta come al solito ‘le regole del gioco’. Prende calcioni, si rialza e torna a tessere le trame del gioco bianconero. Giocatore immenso, così come l’uomo che a detta di Conte “ha capito il momento decisivo della stagione e ha voluto restare vicino ai compagni”. Chapeau.\r\n\r\nVidal 6,5: il solito furetto che corre per tutto il campo a pressare a destra e a manca. Si prende una piccola pausa ad inizio ripresa e la Juve inizia subito a soffrire. Poi riprende a tamburellare, a recuperare palloni e a prendere randellate di frustrazione dai laziali.\r\n\r\nPepe 7: secondo gol consecutivo per il laterale romano che potrebbe addirittura rimpinguare il suo bottino dopo un’ottima discesa e tiro a giro che finisce alto. Impreciso in un paio di cross fa un lavoro immane in fase di ripiego, tanto da essere praticamente vitale per il gioco della Juventus.\r\n\r\nVucinic 6: Conte gli chiede di sacrificarsi sulla fascia, il ruolo che non digerisce e per il quale ha lasciato Roma. E’ costretto così a spendere molte energie che non gli consentono di incidere in fase d’attacco.\r\n\r\nMatri 7: si sobbarca tutto il peso della fase offensiva  e lo fa, come sempre, con tanto spirito di sacrificio e abnegazione. Sfiora il gol con una girata rapida di sinistro che si infrange sul palo a Marchetti battuto. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta.\r\n\r\nGiaccherini (21’ st) sv\r\n\r\nEstigarribia (36’ st) sv\r\n\r\nQuagliarella (39’ st) sv\r\n\r\nConte 7: prepara ancora una volta bene la partita il tecnico bianconero. Certo, ci saremmo aspettati un minimo tourn over in vista del Napoli, ma i risultati continuano a dargli ragione. Probabilmente l’importanza dell’impegno ravvicinato lo costringerà a rinviare il tutto a domenica prossima contro il Cesena (Marchisio a parte visto che diffidato, è stato squalificato), ma al di là di tutto l’atteggiamento della Juventus rimane encomiabile. La squadra di Conte sa colpire (ma potrebbe ‘monetizzare’ di più), soffrire, poi venire di nuovo fuori e gestire la partita. In questo caso con qualche patema in più, ma è da tenere in conto che ci sono anche gli avversari, e la Lazio si è dimostrata una squadra che merita massimo rispetto. Qualche uomo ha bisogno di tirare il fiato, ma Conte ha instillato in loro un amore per la causa praticamente sconosciuto prima (il sacrificio di Pirlo ne è solo un esempio). Infine, come non dare merito al tecnico bianconero della crescita esponenziale e della maggiore intelligenza tattica di gente come Pepe e Matri?\r\n\r\n