Alberto Zaccheroni ha fallito. Inutile girarci attorno, anche il tecnico romagnolo dopo un buon inizio sulla panchina bianconera ha dovuto deporre le armi e rassegnarsi al destino: la Juventus è morta e nessuno al momento può risuscitarla. Ci ha provato Zac, ha messo un poco d’ordine in un ambiente in cui la confusione è il fattore imperante, ma l’impresa era al di là delle sue capacità. A dire il vero pochi al mondo sarebbero in grado di destreggiarsi in un contesto a dir poco desolante: il Presidente, l’Amministratore Delegato e il Direttore Generale sono tre dilettanti allo sbaraglio, (pps, dimentico sempre che sono tutti e tre la stessa persona), la proprietà è assente, impegnata com’è nella risoluzione di altri problemi che riguardano le aziende del gruppo… Chi dovrebbe quindi “vigilare” e mettere ordine in una società allo sbando?\r\nIn quattro anni si sono susseguiti sulla panchina bianconera i seguenti allenatori: Didier Deschamps, Giancarlo Corradini, Claudio Ranieri, Ciro Ferrara e Alberto Zaccheroni. Cinque eroi che si sono sobbarcati in avventure più grandi di loro stessi, in balia di venti contrari da ogni dove e senza nessuno a tutelarli quantomeno dalle correnti interne.\r\nSu Claudio Ranieri lo scorso anno sono state scaricate tutte le colpe di alcune figuracce rimediate di certo non per colpa dell’allenatore: “L’ho mandato via perché gli voglio bene”, disse Jean Claude Blanc, uno che vuole più bene a Ranieri, dunque, che a sé stesso. Qualcuno avrebbe dovuto quantomeno chiedere scusa al tecnico di Testaccio. Non è successo ma lui, da gran signore qual è, si è preso le sue rivincite e non ha voluto infierire sul conduttore della Corrida bianconera.\r\nQuest’anno è andata addirittura peggio, con un progetto congegnato male e messo in pratica peggio: Ciro Ferrara, che di colpe ne ha comunque anche lui, è stato lasciato alla mercé dello spogliatoio nella speranza che dal cilindro tirasse fuori qualche coniglio, alla Guardiola insomma. Da buon capatosta napoletano, Ciro ci ha messo tutto l’impegno e la voglia ma è stato fagocitato in un vortice ben più forte di quello nel quale è stato attirato l’anno precedente il tecnico romano. Nello spogliatoio bianconero, infatti, sono stati introdotti transfughi Lippiani, con l’obiettivo si studiare “il nemico” e preparare l’invasione post mondiale.\r\nQualcuno dovrebbe chiedere scusa anche a Ciro, per averlo usato e abusato in maniera indegna.\r\nInfine fu Zaccheroni… Come dicevo, dopo i primi risultati positivi, ottenuti grazie al proverbiale “cul de Zac” è stato subito bollato da Blanc: “E’ l’uomo della provvidenza, potrebbe restare anche l’anno prossimo”. E fu il diluvio universale… Il tecnico ex Milan inanella una serie di trovate degne del peggior Mister Tinkerman (l’ultima ieri sera con la sostituzione Grygera-Del Piero) che fanno aleggiare su di lui il fantasma di Ciro e della sua Danette. Ma non si può e non si deve infierire su Zac, un gran lavoratore: cosa volete che si combini con una rosa costituita da campioni logori alla quale sono stati aggiunti negli anni fior fior di bidoni e per giunta strapagati (per ultimi i due brasiliani)? Gli ottimi risultati ottenuti alla risalita in Serie A hanno ingolosito tennisti, pallavolisti e tutti gli altri figuri che troneggiano in società tanto da convincerli che con qualche acquisto mirato si sarebbe vinto subito: e allora giù a comprare vagonate di bidoni… Tiago, Poulsen, Melo, Diego, Grosso, Cannavaro… E chi si illude che spendendo 80 milioni di euro nella prossima stagione si possa rimediare a questo scempio si sbaglia di grosso: davvero pensate che possa agilmente rifondare questa rosa? Il rischio è di ritrovarci la prossima stagione con 40 calciatori, poiché sfido chiunque di voi a vendere alle cifre che ci sono costati i vari Felipe Melo, Diego, Poulsen, Amauri… A meno di non regalarli al Corvino di turno. Non vorrei proprio essere nei panni del prossimo tecnico. Da tifoso mi auguro sempre il meglio per la squadra per la quale mi batte il cuore e mi duole lo stomaco, ma non vedo il cielo sereno all’orizzonte. E a passare un’altra stagione come quella in corso, non mi ci voglio proprio rassegnare. E voi?\r\n\r\nDi Mirko Nicolino