Gli uomini di Palazzi continuano a fotocopiare le trascrizioni, mentre un agente federale tiene chiuso tutto piantonando la stanza del Procuratore. Gli audio delle intercettazioni di questi giorni sono già nel faldone che in via Po il procuratore federale ha dato disposizione di predisporre. Abete ha chiesto la massima chiarezza e chiarezza dovrà/potrà farla lui stesso sull’indirizzo che la Figc pensa di prendere: oggi è in programma il consiglio federale con all’ordine del giorno i primi litigi sul sistema delle iscrizioni, ma l’indirizzo al consiglio lo danno le comunicazioni del presidente. In attesa che lunedì e martedì vengano ricevuti gli ispettori dell’Uefa per valutare la candidatura italiana per Euro 2016, c’è chi ricontestualizza le decisioni del 2006 e giustifica “il processo farsa” con la fretta posta all’Italia di stilare una classifica del campionato 2005-2006 per non perdere posti nelle Coppe a favore della Francia. Eppure si sta facendo largo anche il partito di chi vede oltre gli eventuali termini di prescrizione se si prenderà in esame l’ipotesi di reiterazione dei comportamenti omissivi. Come si potrebbe spiegare all’opinione pubblica e alla Juve, ora, che non si può procedere perché nessuno ha saputo aprire quei cd-rom che in Figc sono dal 2006? L’idea di togliere quel titolo si fa largo pure in via Allegri. Di certo in Consiglio federale se Abete sceglierà di non attendere l’udienza del processo napoletano di martedì. «Sarà un problema politico», dice chi la sa lunga e vede oltre la prudenza del momento. Per il momento c’è l’ordine di approfondire e la tentazione di mediare per disinnescare. Che ne dite di interpellare altri tre saggi?\r\n\r\n(Credits: Alvaro Moretti – Tuttosport)