Sono passati esattamente 25 giorni dall’esonero di Massimiliano Allegri e la Juve non ha ancora un nuovo allenatore. La dirigenza bianconera continua a predicare calma e tranquillità: in società hanno le idee chiare e non c’è alcuna fretta, anche se siamo esattamente a 30 giorni dall’inizio del ritiro estivo. Probabilmente all’annuncio del nuovo tecnico seguiranno anche quelli relativi alle operazioni di mercato in entrata e in uscita che Fabio Paratici ed il suo staff stanno perfezionando in parallelo. Insomma, pensare che dopo l’addio di Allegri la dirigenza della Juventus si sia fatta trovare impreparata non è possibile né pensabile, altrimenti il Paratici e Nedved saranno i prossimi ad essere mandati via dal presidente Andrea Agnelli.
Ormai il candidato numero uno alla panchina della Juve è secondo tutti i media Maurizio Sarri. Anche i più scettici, che hanno supportato in queste settimane la candidatura di Pep Guardiola hanno fatto un passo indietro, ma c’è più di qualcosa che non ci torna. La rescissione tra Sarri e il Chelsea continua a slittare da due settimane a questa parte. Lunedì 10 giugno doveva essere il giorno clou e invece è slittato tutto al 14-15 giugno. Perché? La versione ufficiale parla di questioni burocratiche con il club londinese che richiedono ancora qualche giorno per essere dipanate. Curiosamente, però, tra il 14 e il 15 giugno è attesa anche la sentenza dell’Uefa sul Manchester City che potrebbe clamorosamente liberare Guardiola.
Qualcuno, come Fausto Momblano, sostiene che la Juve non si aspettava che la trattativa per lo spagnolo potesse andare così per le lunghe e alla fine abbia ripiegato su Sarri. Cioè, il club torinese ha atteso fino ad oggi Guardiola ed è disposta ad aspettare fino al giorno della sentenza sul City per annunciare Sarri? Non è che per caso l’ex tecnico del Barcellona è ancora in corsa? La tempistica induce a ragionare in questo senso, ma i media sono tutti allineati: Sarri è l’unico nome che circola nella società bianconera, nonostante Paratici parli di un “range di nomi”. Ah, ieri il Ivan Zazzaroni del Corriere dello Sport ha negato che ci siano state alternative a Sarri sin dall’inizio. Quindi, tutti gli articoli nei quali il suo giornale parlava della alternative Inzaghi e compagnia, erano sostanzialmente non attendibili.