La calda e per certi versi esilarante udienza di ieri, ha riportato (finalmente) l’attenzione dei media sulle vicende di Calciopoli. Un’udienza che la stessa ‘Gazzetta dello Sport’ giudica ‘a favore delle difese’ e che ancora una volta pone inquietanti interrogativi sui metodi adottati in fase di indagine e sulle modalità e tempistiche di svolgimento del processo sportivo del 2006. In attesa di conoscere le intenzioni del procuratore Palazzi, che dall’udienza di ieri dovrebbe aver acquisito importanti elementi vi riporto un interessante articolo di Alvaro Moretti per ‘Tuttosport’ di oggi.\r\n\r\nEppure Nucini aveva detto alla Figc, il 12 ottobre 2006: non aveva accolto l’invito dell’ufficio Indagini, dopo la sua intervista a Repubblica l’11 maggio 2006, nei primi giorni dello scandalo e ben 5 giorni dalle dimissioni di Moggi. Poi, dopo la morte di Facchetti, si decise a convocare nella sua Bergamo due uomini che ben presto sarebbero usciti dagli uffici inquirenti, Borrelli e il suo vice , poi divenuto con Guido Rossi uomo Telecom, Maurizio D’Andrea.Un documento quello che stiamo maneggiando assai scottante perchè per la prima volta dalla frettolosa e singolare archiviazione del caso dossieraggio Inter-Telecom della primavera del 2007 da parte di Palazzi squarcia il velo sull’indagine tronca della Figc sui fatti che oggi sono all’attenzione di Palazzi, con tanto di possibile prescrizione sportiva. Ebbene dalle 11 alle 17 in via dei Partigiani 3, a Bergamo, Nucini vuotò il suo particolare sacco. Oltre alle accuse varie su Moggi e sul sistema che la giustizia sportiva aveva appena sanzionato con le pene massime, Nucini comincia a parlare dei rappporti sempre più stretti tra lui e il dirigente interista Facchetti dall’estate del 2002.\r\nIeri in udienza Nucini ha sempre parlato in prima persona plurale: “il 25 settembre del 2003, andando al Concorde di Torino avevamo concluso la nostra indagine”. Nostra di chi? Sua, da cavallo di Troia e, di Facchetti, che era dirigente apicale dell’Inter. “Avevamo ottenuto le prove che volevamo”. Prove di che? E a Borelli d D’Andrea parla della controversa visita alla Bocassini. anche se a verbale in figc si parla genericamente della Procura di Milano. Dove Borrelli qualche chance di ottenere informazioni proprio dalla sua ex pm l’avrebbe avuta. A Borrelli e D’Andrea – non potendo più sentire Facchetti – basta la dichiarazioni di Nucini sul fatto che “Facchetti non mi ha mai parlato di aver detto niente ad altro dirigente dell’Inter” dei loro contatti, telefonate e della “nostra indagine”.\r\nNon ha mai incontrato Moratti e allora prescrizione per i pedinamenti a Vieri e improcedibilità per i fatti attribuiti al povero Facchetti e tutto in gloria. S’é indagato sulla clausola compromissoria: chi ha denunciato alla Bocassini? I fatti raccontati nell’ottobre del 2006 non interrompevano la prescrizione per i reati sportivi commessi? Palazzi ora – dopo aver sentito parlare Nucini col noi quando si riferiva ad un dirigente interista che si procurava appuntamenti per trovare un lavoro – dovrà riaprire i suoi X-File: la risposta sulla scudetto interista e oltre è nei suoi archivi in quel verbale del 12/12/2006 a firma Borrelli, D’Andrea e Nucini. Il 31 marzo con Moratti se ne parlerà?