Nicchi soddisfatto: “Arbitri promossi a pieni voti”

nicchi1Arbitri promossi a pieni voti. Avvio di stagione difficile e ricco di polemiche per i fischietti italiani, ma Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione italiana arbitri (Aia), si dice soddisfatto, nonostante le critiche provenienti dalla stampa. “Un voto agli arbitri? Ampiamente sopra la sufficienza. Sono soddisfatto ma non mi accontento mai. Si può sempre fare di più e meglio. Si sente una ventata di freschezza – confessa a ‘La politica nel pallone’, su GR Parlamento -, spero che il prossimo anno si vada avanti con questa tendenza. Il mondo arbitrale è compatto, bisogna andare avanti così. E’ chiaro, le polemiche non mancano mai: noi arbitriamo la partita delle 15, poi la gara dopo cena non è più roba nostra”.\r\nDuro, invece, sulle polemiche scaturite dagli errori arbitrali. “Noi commettiamo errori, sono sempre dietro l’angolo – ammette Nicchi -. Ma ormai ci sono proteste inusitate anche per un fallo laterale o per un calcio d’angolo. E questo mi dispiace. Nelle sedi istituzionali vedo il massimo rispetto da parte di tutti. Il nostro motto per il 2010 sarà insegnare alla gente a voler bene agli arbitri”. Esclusa la possibilità di vedere i direttori di gara in sala stampa alla fine della partita. “Non ci sono le condizioni regolamentari. Alla fine della gara non si può parlare, perché non ci sono ancora le decisioni del giudice sportivo. Dopo la partita, sarebbe bene che parlasse meno anche qualcun altro”.\r\nCapitolo calciopoli: la prima sentenza a Napoli ha sancito l’assoluzione di alcuni tesserati Aia (Duccio Baglioni, Stefano Cassarà, Giuseppe Foschetti, Alessandro Griselli, Domenico Messina e Gianluca Rocchi). “Sono molto contento per le assoluzioni in sede extrasportiva – ammette -. Nell’Aia ora è tutto trasparente: chi non è in condizione di proseguire, lascia – aggiunge riferendosi alle dimissioni presentate da Paolo Dondarini, condannato -. Cosa penso dell’operato di Collina? Sta facendo un lavoro importante, è il più difficoltoso perché è sotto i riflettori”. Il pensiero va anche alla base del movimento: “Gli arbitri che vanno nelle periferie su tutti i campi meritano 9,5”.\r\n(Credits: Repubblica.it)