Nessuna partita è facile
Juventus-Lokomotiv è stata decisa da Dybala, ma questo non significa che sia facile per chiunque allenare i campioni bianconeri
La Juventus ha ribaltato una partita onestamente molto complicata. La Juve è l’unica squadra in Europa ancora imbattuta che vuol dire bene ok, ma vuol dire anche che è normale possa trovare difficoltà come le altre. Ha giocato bene? E chi lo può dire? ”Bene” è un opinione come tante. Sicuramente, se per bene si intende una partita spettacolare e ricca di emozioni allora no la Juve non ha giocato bene. Certo se si intende una squadra con il pallino del gioco costantemente in mano, ordinata e concentrata, certamente sì. Almeno al 99% è stata concentrata. Solo al gol preso abbiamo perso le posizioni. Questo non significa che vada tutto bene così. Abbiamo perso il vizio di farci rimontare e abbiamo preso quello di farci fare gol alla prima occasione. Così come abbiamo preso tutti la sindrome di Ronaldo di non segnare una punizione neanche a morire. Ieri Pjanic e Dybala anche loro hanno preso la barriera.
La partita è stata sicuramente segnata da una squadra che era venuta a Torino per il pari e aveva già piazzato al primo minuto il pullman davanti alla porta. Se poi a una squadra di questo tipo si concede anche il lusso di passare in vantaggio, apriti cielo. Normale che la Lokomoltiv Mosca abbia usato queste armi non avendo qualità migliori da mostrare. Lo aveva detto anche Sarri in conferenza stampa che avrebbero giocato in questo modo. Non è certo colpa di Sarri se Bonucci, che oltretutto sta facendo una stagione strordinaria, si fa uccellare da Joao Mario e invece di spendere un cartellino giallo facendo un fallo tattico, tenta un improbabile intervento di tacco che spiana la strada al loro vantaggio.
Schemi e campioni non sono in conflitto
E’ ingeneroso nei confronti di Sarri parlare di partita risolta dai singoli e non dagli schemi. Questa guerra sarebbe anche ora di finirla. La guerra per cui gli schemi o sono tutto o non sono nulla. Gli schemi sono uno strumento per metter in condizione i giocatori di esprimersi al meglio. Uno strumento che non è neanche l’unico. Non giochiamo solo noi con gli schemi, giocano anche i nostri avversari con i loro. E se i loro sono atti a contrastare i nostri o a depotenziarli, abbiamo i campioni apposta. Li abbiamo comprati di proposito, altrimenti non ci sarebbe stata nessuna differenza fra i nostri giocatori e i loro. Di conseguenza se Dybala tira fuori dal cilindro due grandissimi gol perchè è bravo è cosa buona e santa, non è che Sarri non capisce nulla e posso allenare io al suo posto.
Davvero inizio a esser un poco stufo di questi continui distinguo, invece di godersi le partite passo per passo. Ma davvero qualcuno pensava che un cambio di allenatore non bisognava di un poco di tempo per rodarsi? Ma davvero qualcuno pensa che Sarri stia facendo male con primo posto in classifica in coppa e in campionato e zero sconfitte? Suvvia siamo seri. Sono affezionatissimo anche io ad Allegri. Lo stimo ancor prima come uomo che come mister però basta questi continui riferimenti al passato. Il passato non torna. Non decidiamo noi le scelte della società. La società ha deciso di dare un cambio dopo 5 anni bene, credo che un minimo di credito glielo dobbiamo dopo averci portato dagli anni di Del Neri a 8 scudetti di fila. Godiamoci le partite una per una. Una volta anche il nostro vecchio mister si esaltava per queste vittorie che lui stesso definiva ”sporche” perchè sudate a dimostrazione di carattere e di forza della squadra. Facciamo davvero meno gli schizzinosi che sono anni bellissimi.
Dybala segna, Agnelli limona. Storie di bomber a confronto #JuveLokomotiv pic.twitter.com/deoi0PRaCO
— Mauro Bortone (@BortoneMauro) October 22, 2019