Pavel Nedved, vice-presidente della Juventus, era oggi a Nyon per rappresentare proprio il club bianconero in vista dei sorteggi dei quarti di finale di Champions League. L’urna non è stata benevola con i campioni d’Italia: si giocherà contro la squadra che ha già battuto la Juve nella finale di Berlino del 2015.
“Non lo so se sarà una vendetta – le parole di Nedved riportate da Tuttosport – . Sicuramente è una sfida affascinante questa contro il Barcellona. Sarà molto bello, non dobbiamo guardare il passato ma il presente: siamo forti, possiamo affrontarli a viso aperto e poi che vinca il migliore”.
Rispetto alla sfida di due anni fa, la Juventus è cambiata molto rinnovando la rosa, mentre il Barcellona è per buona parte la stessa squadra. Da Torino giungono segnali di ottimismo:
“La squadra è sicuramente cresciuta. Arriva questa sfida al momento giusto – continua Nedved – , sono d’accordo con quello che ha detto Trapattoni, che la Juve deve guardare solo sé stessa, consapevole della propria forza. Noi dobbiamo rispettare il Barcellona, non troppo per non sfociare nella paura, e giocarcela. Dobbiamo essere contenti e orgoglioso di essere l’unica squadra italiana ancora in Champions”.
A rendere il compito più arduo, il fatto di giocare la prima in casa e la seconda al Camp Nou…
“Era meglio il ritorno allo Stadium? No, perché mi ricordo un precedente dove al ritorno al Camp Nou siamo passati. Credo che in queste sfide non conti dove si giochi all’andata o al ritorno, saranno partite difficili. Barcellona in calo rispetto agli scorsi anni? Gli anni passano per tutti, loro hanno vinto tutto negli scorsi anni ed è comprensibile un calo. Ma se noi vogliamo andare avanti dobbiamo fare qualcosa di più rispetto a quello che facciamo di solito. Noi siamo pronti ma dovremo essere al top della condizione”, conclude.