Narducci finisce sotto procedimento disciplinare per mano dell’ANM
L’assessore alla Sicurezza Giuseppe Narducci finisce sotto procedimento disciplinare. A «bacchettarlo» però non è il sindaco Luigi de Magistris bensì l’Anm, l’associazione nazionale magistrati, che sin dall’inizio non ha visto di buon occhio l’ingresso di Narducci, pm in aspettativa, nella giunta comunale della città in cui ha militato per tanti anni in qualità di magistrato.\r\nLa misura nei confronti di Narducci è stata decisa dal Collegio dei probiviri dell’Anm. La ragione della decisione risiederebbe proprio nell’«anomalia» deontologica – evidenziata da più voci polemiche al momento dell’insediamento, tra cui Giorgio Napolitano – circa la possibilità per un magistrato di accettare incarichi amministrativi nella stessa città dove ha svolto funzioni di indagine. Narducci è stato convocato dal Collegio dei probiviri per il 22 novembre prossimo.\r\nNel giugno scorso, anche il capo dello Stato criticò – anche solo indirettamente – la scelta dell’ingresso nell’esecutivo comunale di Napoli del pm, prendendo spunto dal divieto formulato in quel caso dal Consiglio superiore della magistratura; niet ispirato dai commi del suo codice etico. «Il Csm – disse il Presidente della Repubblica – ha sollevato la questione (sull’incompatibilità, ndr). Il legislatore è in ritardo su queste cose». Ma de Magistris tirò dritto, assegnandogli l’importante delega per gare contratti e legalità.\r\nIl procedimento su Narducci segue di un paio di giorni quello aperto per il napoletano Arcibaldo Miller, capo degli ispettori del ministro di Giustizia. In merito, seccatissimo, il Guardasigilli Francesco Nitto Palma dice: «Se non avessi già presentato le dimissioni dall’ordine giudiziario revocherei oggi stesso l’iscrizione» all’Anm. Sul capo degli ispettori, spiega Palma all’Ansa, «registro una smisurata attenzione a pochi giorni dall’avvio delle ispezioni nelle Procure di Bari e Napoli».\r\n\r\nCredits: Corriere del Mezzogiorno\r\nFracassi Enrico\r\n\r\n