In attesa che il giudice sportivo si pronunci su Juventus-Napoli, il club di De Laurentiis ha ora un’altra brutta gatta da pelare. Si tratta dell’inchiesta aperta dalla Procura della Federcalcio, che vuole vederci chiaro sull’applicazione del protocollo da parte del Napoli. Oggi sono spariti dal sito ufficiale del club partenopeo tutti i report degli allenamenti settimanali che hanno preceduto la partita dell’Allianz Stadium. difficile pensare che sia stato un hacker a cancellare selettivamente solo alcuni articoli. Cosa si vuole nascondere?
Subito dopo la gara col Genoa, soprattutto in seguito alla positività di Zielinski, sarebbero dovuti scattare i protocolli con isolamento in una struttura concordata con l’Asl, allenamenti individuali e tutto il resto. Invece, secondo quanto riferiscono alcuni quotidiani sportivi, i calciatori del Napoli sono rimasti a casa, anzi in alcuni casi sono stati immortalati anche in pubblico (qualcuno sostiene che lo foto fossero antecedenti). È per questo che il capo dell’ufficio della Procura federale, Giuseppe Chiné, ha chiesto copia corrispondenza tra la Asl, la Regione ed il club. Quanto ai report degli allenamenti, sono facilmente consultabili attraverso i siti delle testate locali che ne hanno ricopiato i testi.
Secondo quanto emerge dal comunicato del Consiglio federale successivo all’approvazione del protocollo concordato col CTS e notificato alle Asl dal Ministero della Salute con una circolare, “in caso di violazione dei protocolli sanitari, a carico della società responsabile si applicano, a seconda della sua gravità, le sanzioni dell’articolo 8, lettere b) c) e g)”. In soldoni, a seconda della gravità della violazione, le sanzioni vanno da un’ammenda, ad un’ammenda con diffida e alla penalizzazione in punti. E non è tutto, perché se fosse accertato che la violazione del protocollo abbia causato il contagio di altre persone, la sanzione sarebbe la retrocessione in Serie B.