“Il sole? Che ci fosse un miglioramento delle condizioni era ben noto anche a noi”, così il Prefetto di Napoli, Andrea De Martino in un’intervista al quotidiano ‘Il Mattino’. Aumenta quindi la confusione in merito al rinvio di Napoli-Juventus di ieri sera: al termine del vertice tenutosi nella mattinata di ieri in prefettura (al quale non ha partecipato, né sono state informate Juventus e Lega Calcio che hanno appreso del rinvio solo dalle TV), era infatti emerso che le possibili precipitazioni nelle ore successive avrebbero causato seri disagi aggiungendo rischi ad una situazione già di per sé drammatica. A poche ore di distanza, però’ il Prefetto smentisce praticamente sé stesso: “Il sole? Che ci fosse un miglioramento delle condizioni era ben noto anche a noi. Anzi, la pausa dopo il violento nubifragio della mattinata, è durata anche meno di quello che si prevedeva. Si è deciso in modo ponderato, dopo un’attenta analisi da parte di tutti sugli effettivi rischi che poteva comportare lo svolgimento di un avvenimento sportivo così atteso e così seguito da decine di migliaia di tifosi”, spiega a ‘Il Mattino’. I rischi valutati nel blitz in Prefettura? “Sono rischi ancora presenti ben più tardi della decisione presa. Ad esempio i cinque sottopassi della zona di Fuorigrotta chiusi per allagamento che comportano grave disagio e rischio per la circolazione, tanto più che la partita avrebbe portato sessantamila spettatori al San Paolo. Ma ovviamente non è stato solo questo a portare al rinvio… Nel corso del comitato convocato in prefettura tutti i rappresentanti della forze dell’ordine e delle istituzioni hanno manifestato i propri dubbi e le proprie preoccupazioni, che partivano da fatti oggettivi. Ad esempio la contemporaneità degli eventi, quelli dell’emergenza e la necessità di garantire l’ordine pubblico a Fuorigrotta. A fronte delle condizioni meteo conosciute, compreso la prevista pausa pomeridiana, alla fine la determinazione è stata quella di evitare di giocare. Ed era una decisione da prendere in quella occasione, non potevamo aspettare il pomeriggio”, ha precisato ancora De Martino.