Napoli-Juve 3-2. Per fortuna torneremo a Beirut l’anno prossimo. Per quest’anno finisce qui. Il Napoli vince una partita contro di noi così da poter dire di uscire a testa alta, ma perde la guerra. La guerra che loro hanno creato intorno a questo match. Parliamoci chiaro l’esser usciti tutti vivi e sani da queste due partite è la più grande vittoria poi mettiamoci pure che siamo nuovamente in finale di coppa Italia e sono tre su tre di fila per Max Allegri, beh c’è da esser contenti.
La Juve ha giocato una partita per un’ora quasi perfetta permettendosi di fare molto turnover e di giocare con il Napoli come il gatto con il topo forte del 3-1 dell’andata. Fino al 2-2 di Mertens possiamo dire che la partita è stata in pugno ai nostri. Dopo la papera di Neto che fino a lì era stato uno dei migliori, invece ci siamo disuniti e ci è venuto il braccino. Certo sarebbe stato pressoché impossibile per la Juve subire cinque gol tuttavia il Napoli ci ha creduto e noi siamo rimasti schiacciati dietro. Dopo il 3-2 loro e l’ingresso di Barzagli non è che si siano corsi molti pericoli anzi direi quasi zero, resta tuttavia l’atteggiamento un poco catenacciaro che si era visto anche Domenica scorsa e che francamente trovo non si addica molto a questa squadra che quando spinge fa male mentre quando si difende non sempre resiste. Aldilà dei 2 gol un poco casuali su 3 del Napoli, resta il fatto che ieri un bel momento si era vinto e invece poi si è perso. Forse come ha detto Barza, qualcuno ha staccato la spina troppo prima.
La chiave tattica che mi è piaciuta è stato Cuadrado. A conferma che il 4231 lo devi fare con quelli che saltano l’uomo. Quello che non mi è piaciuto è invece il passaggio verticale dalla difesa del Napoli verso Hamsik che agiva alle spalle dei nostri centrocampisti e davanti alla difesa e riceveva sempre puntualmente smarcato. Fortunatamente, poi, il genio di Sarri lo ha tolto dal campo. Comunque questa situazione di gioco a cui non siamo riusciti a trovare rimedio si è ripetuta costantemente nelle ultime partite. Forse in questo caso uno dei due mediani bassi dovrebbe curarsi il trequartista avversario.
Una menzione per Higuain autore di una grande prova e una doppietta con esultanza contenuta. Gonzalo staccasse la spina completamente da Napoli e i Napoletani, non sono in grado di capire una scelta di vita e professionale come la sua. Professionale perché è evidente come il Barcellona de noiartri non vincerà una mazza neppure quest’anno; di vita perché un tifoso del Napoli non potrà mai comprendere che per gli altri la loro non è per forza la città più bella del mondo e a nessuno in particolare interessa esser o diventare uno di loro. Sono troppo presuntuosi, ciechi e poco aperti alle critiche. Higuain suo malgrado non era lì per fare il calciatore era lì per diventare napoletano.
Chiudo con Sarri anche se ci sarebbe da parlare di certi “Pecorari”. Che in un finale di partita concitato i giocatori non restituiscano la palla io lo posso anche capire. Che l’allenatore si agiti come un pazzo per dire ai suoi di non restituirla questo no. Questo è inaccettabile e anche se pochi ne parleranno è l’ennesima brutta figura che si aggiunge alle altre fatte dal Napoli in questi giorni, tipo che la Juve non ha potuto soggiornare lì, l’invasione di campo contro Higuain, un giudice napoletano che indaga il Presidente della Juve proprio durante Napoli – Juve, il gioco intimidatorio dei loro difensori soprattutto in quest’ultima partita, tipo la famiglia juventina cacciata dal San Paolo Domenica scorsa, il clima di guerra creato dal sindaco o le invenzioni di alcuni siti tipo che il gol di domenica fosse irregolare eccetera eccetera eccetera.
Per me Napoli peggior città d’Italia solo per il calcio e per il tifo. Ma per distacco proprio.