La giostra del mercato bianconero non accenna a fermarsi. Dopo l’ufficialità di Vlahović e l’acquisto ormai in definizione di Zakaria (a un millimetro dalla Continassa), nonché le due cessioni in dirittura d’arrivo di Kulusevski e Bentancur al Tottenham (per le quali manca solo l’annuncio ufficiale), la Juventus sta provando in queste ultimissime ore, sul gong, a portare Nahitan Nández a Torino. La situazione, al momento, seppur in continua evoluzione, è questa: Federico Cherubini e Maurizio Arrivabene stanno trattando con il Cagliari sulla base di un prestito con diritto di riscatto da esercitare, eventualmente, a giugno 2023, per una cifra attorno ai 15 milioni di euro più bonus. In cambio, Kaio Jorge dovrebbe sbarcare in terra sarda in prestito secco fino alla fine di questa stagione. Il contratto di Nández scadrà il 30 giugno 2024 e, se l’operazione dovesse concretizzarsi, la Juve potrebbe garantirgli un ingaggio di circa 2,5 milioni di euro netti. A un giorno dal termine della sessione di calciomercato invernale tutto può succedere, ma bisogna ancora lavorare per far sì che si possa chiudere positivamente questo scambio di prestiti, al netto di una buonissima possibilità che l’affare vada in porto.
Nahitan Michel Nández Acosta, così all’anagrafe, nasce il 28 dicembre 1995 a Punta del Este (Uruguay). Originario di Maldonado (Uruguay), inizia ad allacciarsi gli scarpini nel settore giovanile di diverse squadre locali come Atenas, Atlético Fernandino e Ituzaingó. In seguito a una fugace esperienza con la maglia del Defensor Sporting, si trasferisce al Peñarol nel 2013, club con il quale a soli 21 anni, sotto la guida tecnica di Paolo Montero, diventa il più giovane capitano della storia della squadra uruguaiana. Nell’agosto 2017 firma con il Boca Juniors e segna il suo primo gol contro il Godoy Cruz, mentre nel novembre del 2017, una sua rete è determinante nel Superclásico con gli acerrimi rivali del River Plate. Il 9 agosto 2019 passa al Cagliari. Il 18 agosto esordisce nel terzo turno di Coppa Italia e il 25 dello stesso mese debutta in Serie A. Poi, il 27 ottobre, ecco la sua prima realizzazione con il Torino, concludendo l’annata con 2 gol e 4 assist. Invece, nella stagione successiva, termina totalizzando 2 reti e 3 assist. Per quanto riguarda la nazionale, dopo aver indossato la casacca dell’Under 20, il suo primo gettone con i “grandi” è datato 9 settembre 2015, mentre il 2 giugno 2018 è convocato nella lista dei 23 per i Mondiali di Russia 2018, in cui è titolare in quattro partite su cinque. L’anno seguente, festeggia la sua convocazione per la Coppa America, anche in questo caso da titolare. E come se non bastasse, si guadagna la (ri)conferma a suon di ottime prestazioni per la successiva edizione del torneo continentale. A 26 anni, il suo palmares recita così: un campionato uruguaiano con il Peñarol (2015-2016), un campionato argentino con il Boca Juniors (2017-2018) e una Supercoppa Argentina con il Boca (2018).
Dal fisico tutt’altro che statuario, 1.72 x 70 kg, ma ugualmente forte fisicamente, di piede destro, Nahitan Nández è un centrocampista che fa della duttilità tattica una tra le sue armi migliori. Infatti, è in grado di giocare da vertice basso a centrocampo in un 4-3-3, 4-3-1-2 o 4-3-2-1 senza troppe difficoltà, oppure da mezz’ala destra, sinistra, esterno alto oppure trequartista in questi tre moduli. In alternativa, in un 4-2-3-1, può ricoprire il ruolo di mediano e, anche in questo caso, quello di mezzapunta o esterno alto. Dal trascinante temperamento, garra tipica dei sudamericani ed eccezionale dinamismo, Nández è un efficacissimo recuperatore di palloni, anche in tackle quando necessario. Abile negli strappi e nel trasformare le transizioni negative in positive, grazie alla sua notevole velocità in progressione e palla al piede, è dotato di mezzi tecnici non indifferenti, oltre alla sua qualità nel fornire assist decisivi per i compagni. Brillante pure nel dribbling, attraverso il quale spesso e volentieri crea interessanti situazioni di superiorità numerica, impreziosisce il suo ricco bagaglio tecnico con un buon tiro dalla distanza, preciso e potente, e con puntuali e intelligenti inserimenti a rimorchio, a fari spenti, negli ultimi 15-20 metri. Dunque, un profilo da tenere assolutamente in grande considerazione, che sarebbe un tassello molto importante per lo scacchiere tattico di Massimiliano Allegri, soprattutto pensando alla naturalezza con la quale l’uruguagio potrebbe occupare svariate zone del campo mantenendo un rendimento di un certo livello. Adesso bisogna soltanto attendere gli sviluppi sul suo probabile passaggio alla Vecchia Signora. Ma è certo che un suo approdo in bianconero sarebbe favorevolmente accolto, specialmente calcolando il rapporto qualità-prezzo.