Moratti sorride per la vittoria con regalo arbitrale e apre al tavolo della pace: “Se non ci sono coltelli…”

Il presidente dell’Inter è raggiante dopo la vittoria di ieri contro il Cagliari, giunta al termine di una partita tirata che i nerazzurri hanno fatto propria grazie ad un macroscopico errore del guardalinee che giudica regolare la posizione di Thiago Motta, molto al di là dell’ultimo difensore cagliaritano, nell’occasione del primo gol. Dopo le continue lamentele dei mesi scorsi, finalmente i nerazzurri si ritengono soddisfatti per l’arbitraggio di ieri (oddio, nel corso del match hanno dimostrato di non aver perso la ‘buona abitudine’ di accerchiare l’arbitro in caso di decisione avversa, quale che fosse). Felice anche il loro patron, che apre addirittura al tavolo della pace, purché qualcuno di quelli seduti al tavolo…\r\n

“Se ci sono i presupposti per un tavolo della pace? Bisogna vedere però che non ci sia nessun coltello sotto il tavolo. Staremo in piedi“.

\r\nUna frase alquanto fuori luogo e non degna di certo di colui il quale è definito un gentiluomo da chi lo conosce bene. In piedi o seduto, se vorrà partecipare al tavolo della pace, anche Moratti dovrà dare spiegazioni, così come le dovrà dare il procuratore federale Palazzi, lesto a giudicare la Juventus in 20 giorni, meno operativo nel caso dell’Inter, a cui ha rinfacciato l’articolo 6, ma solo dopo ben 14 mesi, esattamente poche ore dopo la sopraggiunta prescrizione.\r\n\r\n[youtube width=”540″ height=”370″]http://www.youtube.com/watch?v=kByf-Zbl0Ko[/youtube]