Il presidente dell’Inter Massimo Moratti continua ad ignorare il coinvolgimento dell’Inter nella vicenda di Calciopoli. In un’intervista rilasciata a ‘Sky Sport’, il numero uno nerazzuro fa un bilancio dei suoi 15 anni di presidenza e non perde l’occasione per additare altri dei suoi fallimenti. “Ora il calcio è più pulito”, sentenzia Moratti, fingendo di non sapere nulla delel telefonate di Facchetti, del famoso 5-4-4 e dei blitz negli spogliatoi prima dei match dell’allora presidente in pectore. I testimoni susseguitisi al processo di Napoli fin qui non hanno fatto altro che sgretolare la tesi dell’accusa basata sugli articoli di giornale di quotidiani amici, ma il numero uno Saras continua a sventolare la bandiera dell’onestaà. “15 anni? Troppi… (sorride, ndr). Dobbiamo ricordare che il calcio italiano ha sofferto la terribile situazione che è poi venuta fuori con Calciopoli e quello è stato decisamente il momento peggiore del calcio. E quindi comunque adesso è meglio. Il calcio segue quella che è la situazione economica internazionale e quindi non può permettersi di essere brillante come un tempo. Abbiamo le difficoltà economiche delle società più fragili, di Serie B e della Lega Pro. Bisogna avere delle nuove idee, forse creare dei tornei leggermente diversi ad alto livello, però il calcio oggi segue quella che è la situazione internazionale. Il calcio è serio se i dirigenti sono seri, solitamente, e questo è quello a cui bisogna costantemente puntare. Ci vogliono anche dei rinnovamenti, certamente, io penso in primis per me stesso e credo sia necessario anche a livello nazionale e internazionale”. Ogni aggiunta è puramente pleonastica.