Moratti in difficoltà: “Ci hanno già giudicato e assolto”. Chi? quando?
“Non c’è nessun elemento nuovo: stanno giudicando quello che si era già visto e che qualcun altro aveva giudicato poco consistente e poco importante”. Chi e quando ha giudicato l’Inter? Fino a quando le difese di Luciano Moggi e degli altri imputati a Napoli non hanno acquistato i Cd con le telefonate ci era sempre stato detto che: “piaccia o non piaccia non ci sono telefonate dell’Inter”, ci cantavano “noi vinciamo senza telefonare”… Nessun tribunale ha mai indagato sull’Inter, perché come ebbero a dire i carabinieri “l’Inter non interessava”. Le intercettazioni di Facchetti e Moratti sono finite purtroppo in ritardo (chissà come mai) nelle mani della giustizia sportiva e solo la prescrizione (nessuna assoluzione) ha salvato la società nerazzurra dalla serie B certa. \r\nLa relazione di Palazzi, quindi, è un macigno per Moratti che va proprio in tilt.\r\n”Un attacco grave e assolutamente inaccettabile. Considerare Facchetti come nelle accuse della Procura federale è offensivo, grave e stupido. I tifosi dell’Inter conoscono perfettamente Facchetti e lo conoscono perfettamente anche i signori che si saranno seduti a quel tavolo per decidere non so cosa“, ha detto Moratti.\r\n“Non c’è nessun elemento nuovo: stanno giudicando quello che si era già visto e che qualcun altro aveva giudicato poco consistente e poco importante – ha proseguito il numero uno nerazzurro -. È un attacco pesante nei confronti della società, totalmente inaccettabile. Palazzi si sbaglia“. Il presidente dell’Inter ha poi definito “di cattivissimo gusto il fatto che si coinvolga Facchetti: è una persona che non c’è più e che io ammiro e stimo per la sua onestà. Non stimo invece chi ha fatto queste cose“.\r\n “Mi sembra di essere tornati nel bruttissimo clima che vivevamo quando c’era Calciopoli e nessuno sapeva o si faceva finta di non saperlo – ha osservato il presidente nerazzurro -. Senza processo si può dire ciò che si vuole, ma io non l’accetto e l’Inter non l’accetta“. Già, senza processo si può dire quel che si vuole: così fecero con Luciano Moggi, mostro in prima pagina senza alcun processo. Ora il processo, quello vero si sta facendo a Napoli, e i 5 anni di menzogne stanno per terminare. Appuntamento a settembre con la sentenza. Moratti, intanto, se è sicuro di quel che dice, rinunci alla prescrizione e si lasci processare dalla giustizia sportiva: in 20 giorni e senza difese. Si è fatto così nel 2006 no?