La rivalità tra Juventus e Inter è destinata a rimanere sportiva. Dopo la farsa di Calciopoli, infatti, la società bianconera tornata vincente sta ristabilendo un dialogo con la società nerazzurra, al centro in questi giorni dello scandalo Telecom, per lo spionaggio illecito nei confronti di tesserati propri, dirigenti di altre società e persino arbitri. Nella settimana che porta allo scontro di domani sera, Agnelli e Moratti si sono sentiti un paio di volte: si è trattato, come riporta oggi ‘Tuttosport’ e confermato da Moratti in un’intervista esclusiva, di chiacchierate cordiali e serene. Le famiglie, si sa, sono in rapporti amichevoli da sempre (in particolare Andrea Agnelli è molto amico del figlio di Moratti), tanto che il numero uno nerazzurro sarebbe stato ufficialmente invitato allo Juventus Stadium. “No grazie”, la risposta di Moratti, “i tempi non sono ancora maturi”, pur invidiando il patron dell’Inter l’impianto di proprietà della Vecchia Signora.\r\n\r\nI due club si stanno fortemente riavvicinando in vista di alcune battaglie politiche da fare nel palazzo. Non quella sulla giustizia sportiva che Agnelli vorrebbe radicalmente modificata, mentre per Moratti va più che bene così. Capiamo bene il perché. L’obiettivo comune di Juventus e Inter, comunque, è quello di rilanciare il calcio italiano oltre la crisi. Lunedì, è previsto in Lega un Consiglio di fuoco e, a seguire, un’ Assemblea. Sul piatto ci saranno temi scottanti: la ripartizione dei diritti tv e la ridiscussione della governance della stessa Lega Calcio. Agnelli non esclude la possibilità di entrare direttamente in Consiglio ma vorrebbe avere anche l’appoggio dell’Inter, con cui vengono condivise diverse battaglie. Di sicuro, nella chiacchierata, si sarà parlato di una doppia operazione di mercato sull’asse dirigenziale Torino-Milano: Giorgio Ricci (marketing) ed Edwin Leusink (logistica), sono passati dalla Juventus all’Inter, probabilmente chiamati da Marco Fassone, ex bianconero e ora direttore generale nerazzurro.