Moratti a Le Iene: lo scudetto alla Juventus non glie lo rendo

Perché l’Inter ci ha messo 10 anni per vincere lo scudetto? Non era facile“. È la risposta del presidente dell’Inter Massimo Moratti in una intervista che andrà in onda mercoledì alle 21.10 su Italia 1, nella puntata de “Le Iene Show”. “Magagne anche prima di calciopoli? Può darsi di sì. Le magagne durante calciopoli c’erano sicuramente, ragion per cui li hanno beccati, e forse ci saranno state anche prima, avevano la fortuna che nessuno li intercettasse. Con la Juventus tutto bene? Con l’attuale società sì. Bianconeri zero titoli? Più che essere stato contento, mi ha meravigliato che non sia arrivata nemmeno in Europa League. Andrea Agnelli? È un ragazzo molto preparato, molto serio e quindi gli auguro di rimanere sempre sereno perché è una cosa necessaria per superare i momenti di difficoltà. Vuole indietro i due scudetti? No, è un nostro scudetto. Ne scelga un altro, non quello lì. Se mia figlia si fidanzasse con Lapo? Le mie figlie sono già fidanzate e sposate. E se un mio figlio si fidanzasse con Barbara Berlusconi? Barbara ha il fidanzato”. Alla domanda se sua moglie scappasse con Galliani, Moratti ride. \r\nL’intervista prosegue nel consueto stile della trasmissione, con domande e risposte in sequenza. Su chi ha speso di più tra lui e Berlusconi dice: “Credo che abbia investito come somma più Berlusconi perché è da più anni che è lì. Però devo dire, senza vantarmene in assoluto, anzi, vergognandomene, che ho investito parecchio. L’acquisto peggiore che ho fatto? Ho dimenticato perfino i nomi di quelli pessimi. L’affare di cui vado più orgoglioso? La vendita di Ibra. Lo rivorrei indietro? Gratis volentieri. I calciatori pagati troppo? Sono tanti, ci vorrebbe un pomeriggio per elencarli. Sanchez? Non credo arrivi, è carissimo. Mentre Pastore in una scala da 0 a 10 ha 5 possibilità di essere acquistato. L’allenatore che mi faceva girare le scatole? Mi ha fatto un po’ arrabbiare Benitez alla fine. Non ho mai cacciato nessuno? Allenatori mi sembra parecchi; Simoni, Lippi…quasi tutti, tranne Mourinho e in parte Mancini, perché era una scelta dovuta a nuove strade intraprese“.\r\n”Per vincere nel calcio chi più spende più vince? Al 90% è così. Il calcio ha delle regole fisse, la qualità costa. C’è poco da fare. Il tifo allo stadio? Vale tantissimo. La stampa a favore? Non penso tanto… Gli arbitri amici? Tantissimo (ridendo). Com’è Moratti incazzato? Simpatico. Cosa mi fa incazzare nel calcio? La falsità…che molte volte si esprime con molta scena. Nella vita? L’indifferenza e la falsità“. Si passa alle domande su Luciano Moggi: “Se l’ho mai incontrato dopo calciopoli? No. Perché ce l’ha tanto con me? Non ce l’ha con me…se non si fossero comportati così non sarebbe esistita questa situazione di amici e nemici. Senza di lui il calcio è migliore? Non posso dire di no“. Poi Moratti ripercorre la stagione nerazzurra: “Soddisfatto? In fondo sì perchè i giocatori sono stati bravissimi anche se si poteva fare di più, Leonardo ha fatto quello che doveva fare. Soddisfatto da un punto di vista della professionalità. Cosa ho sbagliato con Benitez? Nel fatto che è un allenatore da prendere non dopo Mourinho ma più avanti perchè è un allenatore da costruzione e non c’era da costruire niente. E con Mourinho? Non ho sbagliato niente, sicuro. L’ultima volta che l’ho sentito? Un mese fa. Era tutto concentrato sulle semifinali di Champions e sperava che andassimo tutti in finale”.\r\n\r\nCredits: Gazzetta.it\r\nFracassi Enrico