Conferenza stampa di presentazione, la seconda in carriera, per Alvaro Morata da giocatore della Juventus. Il nuovo numero 9 bianconero è parso davvero molto maturato e non le ha mandate a dire anche a chi lo critica troppo spesso in maniera indebita. “Sono molto più grande come persona e giocatore, in tutti i sensi, sono molto felice”, ha esordito lo spagnolo, che però non ha voluto fornire grandi dettagli sulla trattativa. “La trattativa sai come è… Alla fine sono qua e questo è l’importante. È vero che non ho passato bei momenti in parte della mia carriera, ma sono nel posto giusto al momento giusto, so cosa devo fare per non rivivere situazioni come prima. Ho più esperienza – insiste – il passato è passato e questa è l’opportunità della mia vita”.
Nel suo primo anno di Juve ha giocato assieme ad Andrea Pirlo, ora lo ritrova come allenatore. “Bellissimo effetto – ammette Morata – è fatto per questo, uno che ama così la palla, è quello di cui ha bisogno la Juve e sono felice di essere qua con lui. È stato un mio compagno, ma dopo due allenamenti sono già impressionato da come gestisce il gruppo. Sa come trattare il gruppo e come gestire la palla, per queste cose il successo è probabile. Mi sento pronto, ci sono tante scelte in attacco e devo lavorare al servizio della squadra, i compagni sanno che darò tutto per aiutarli e fare qualsiasi cosa mi chiede l’allenatore. Sono cresciuto molto e voglio mettermi al servizio della squadra per vincere come ha fatto la Juve in questi anni e nella sua storia”.
A chi gli chiede del numero di gol fatti, effettivamente non proprio da goleador, Morata risponde piccato, confermando di aver fatto un notevole passo avanti dal punto di vista della personalità. “Questa è una domanda che mi fanno tante volte e voglio essere sincero. Come attaccante ovviamente vorrei fare 40 gol, ma ne ho visti tanti nella mia carriera che hanno fatto 40 gol e poi non hanno vinto niente. Io ne ho fatti 15, a volte di più – prosegue – ma a parte l’ultimo anno ho vinto tante cose, da titolare, da non titolare ma con la mia squadra. Se volete guardare i numeri individuali, guardate il tennis, questo è uno sport collettivo. È certo che voglio fare tanti gol e lavoro per questo”.
Con Ronaldo ha già giocato assieme, sono molto amici, ragion per cui il ritorno di Morata alla Juventus non può che essere ancora più semplice. Le mogli, inoltre, sono molto amiche e si frequentano fuori dal rettangolo di gioco. “CR7? Lo conosco abbastanza bene, molto bene come persona. Come giocatore lo conoscete tutti molto bene, ho avuto sempre un rapporto molto buono con lui, mi ha consigliato, mi ha detto di essere felice. Abbiamo parlato molto quando non eravamo nella stessa squadra, sono qui da due giorni, parliamo delle famiglie, del calcio in generale e di come vediamo questo anno”.
Infine, Morata ha parlato anche degli obiettivi della Juventus: dal sogno Champions all’obiettivo 10° scudetto di fila. “Coppa? Come ogni anno la Juve è una delle squadre più forti al mondo, sta in testa a tutti appena entri in un posto dove c’è scritto Juve. Sono un po’ di anni che ci andiamo vicini, speriamo di arrivarci magari anche quest’anno. In queste società si lavora per questi traguardi, lo vogliamo tutti e il bello del calcio è che ogni anno c’è una buona opportunità. Campionato? L’anno scorso ho visto tante partite, la Serie A è diventata la miglior lega nel mondo per i calciatori che ci sono e il livello di tutte le squadre, quando vinci tanti anni di seguito rivincere è più difficile, ogni anno ha sempre più merito perché tutti vogliono battere i campioni d’Italia, il livello degli avversari cresce ogni anno, come cresce quello della Juve. Rivincere – conclude – è sempre più difficile”.