Alvaro Morata l’ultimo gol lo ha messo a segno il 27 gennaio contro la Spal in Coppa Italia. Sembra passata un’eternità, ma è semplicemente perché nell’era Covid si gioca ogni tre giorni e da lì in poi si sono giocate altre quattro partite. Sui media e tra i tifosi della Juventus il dibattito è aperto, ma ci sono una serie di considerazioni che ci corre l’obbligo di fare. Innanzitutto, ad oggi tra campionato, Champions League, Coppa Italia e Supercoppa, Morata ha messo a segno 13 gol e ha confezionato 10 assist. Considerato che c’è ancora quasi metà stagione da giocare, il suo score è uno dei migliori della sua carriera.
Che avesse segnato molto nella prima parte di stagione, insomma, era del tutto eccezionale, poiché lo spagnolo non è mai stato un bomber d’area di rigore. È vero, negli ultimi tempi è parso più nervoso e impacciato con la palla tra i piedi rispetto ai mesi scorsi, ma è innegabile che sia stato molto ma molto utile alla causa. Fin qui Ronaldo è spesso andato in gol proprio su assist di Morata, che si è confermato sua spalla ideale anche nei momenti di poca brillantezza. Inoltre, Alvaro non ha mai fatto mancare il suo apporto alla manovra della squadra, anche quando mister Pirlo, come nella sfida con la Roma, gli ha chiesto di marcare a uomo il playmaker avversario.
Da non dimenticare, infine, che di recente l’ex Atletico Madrid è incappato in un lieve infortunio che lo ha costretto ad una maggiore alternanza con Dejan Kulusevki. Insomma, creare un allarme non ci sembra il caso, Morata è stato un investimento azzeccatissimo e appena tornerà la musichetta della Champions League, siamo sicuri che il predatore tornerà a cacciare come sua tradizione nella competizione che lo esalta di più.