Morata: “Juve? Ecco perché sono tornato a Torino”

Alvaro Morata a Torino ha mandato in visibilio i tifosi della Juve: l’attaccante spagnolo è stato raggiunto da Tuttosport cui ha spiegato i motivi del suo ritorno nel capoluogo piemontese

Alvaro Morata è a Torino: è bastato questo per scatenare i sogni dei tifosi della Juve, che in quei due anni in cui ha vestito la maglia bianconera non gli hanno mai fatto mancare il sostegno, anche nei momenti difficili. Dopo due stagioni non proprio esaltanti con Real Madrid e Chelsea – sia Zidane sia Conte lo hanno impiegato poco – il centravanti spagnolo sta cercando ora una nuova destinazione e pare che la Juventus possa essere una soluzione concreta. Come dimostrano i selfie e i bagni di folla con i supporters della Signora, a Torino Morata è di casa e a livello ambientale troverebbe il meglio. Raggiunto da ‘Tuttosport’, però, il diretto interessato ha spiegato il perché del suo rientro in Italia: “Siamo qui per partecipare a una festa di compleanno”.

Prima di passare da Torino, però, Morata è stato avvistato a Milano, per ben due volte, assieme al diesse bianconero Fabio Paratici e se è vero che due indizi fanno una prova… Per ora dalle parti della Continassa tengono le bocce cucite e quando vengono pungolati dai giornalisti, la risposta è sempre la stesa: lo spagnolo ha lasciato un ottimo ricordo, ma un suo ritorno è difficile. “La Juve? Vediamo – dice invece possibilista il diretto interessato – , per ora non so nulla del mio futuro… Chelsea o Atletico? In questo momento penso soltanto alle vacanze”.

Morata alla Juve se…

Insomma, per ora Morata dribbla abilmente, come fa anche in campo, le domande dei giornalisti, ma sa che alla Juve per lui ci sarebbe sicuramente posto se prima i bianconeri riuscissero a cedere Mario Mandzukic e Gonzalo Higuain. Pare infatti che Massimiliano Allegri abbia chiesto di cedere i calciatori più “anziani” dell’attacco, ma non è facile perfezionare le operazioni, così come è altrettanto difficile arrivare a sostituti di qualità come Morata. Pagato tra fisso e bonus 80 milioni, il Chelsea non vuole cederlo per meno di 60, onde evitare di ascrivere a bilancio una minusvalenza. La formula si può trovare con un prestito oneroso e riscatto obbligato pagabile in più soluzioni, ma prima occorre fargli concretamente posto in rosa.

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