Alvaro Morata, centravanti della Juventus, ha risposto oggi a Vinovo alle domande di 21 piccoli giornalisti, che per l’occasione sono stati i Junior Member. Il centravanti spagnolo, ha subito messo in chiaro quale sia la rete più bella in maglia bianconera: “Quella al Bernabeu contro il Real ha un posto speciale nel mio cuore, anche perché ho visto intorno a me tante gente felice di tornare in finale dopo tanto tempo”.\r\n\r\nUno dei bimbi gli chiede quale sia il suo numero preferito e Morata risponde senza esitare: “E’ il 7: chissà magari con Zaza, mio compagno di camera, ce lo scambieremo l’anno prossimo”. “Un consiglio per diventare bravi? Innanzitutto divertirsi giocando a calcio”, continua l’ex Real Madrid. Poi, ovviamente, bisogna fare vita d’atleta: “Prima delle partite per esempio bisogna andare a letto presto: piccoli sacrifici che però sono assolutamente sopportabili quando fai qualcosa che ti piace”.\r\n\r\nNel corso dell’intervista, Morata non lesina nemmeno una stoccata al campionato italiano: “Non mi dispiacerebbe se qui in Italia qualche squadra giocasse con due difensori invece che tre”, evidenzia. “Non ho mai pensato a cosa farò quando smetterò di giocare a calcio… di sicuro non l’allenatore”, dice ancora prima di chiudere con una considerazione sull’armonia di gruppo.\r\n\r\n
\r\n“Il segreto per andare tutti d’accordo è non pensare ognuno ai fatti propri. Ognuno deve sempre essere disponibile per i compagni di squadra, e dare loro una mano. E’ un bene remare tutti nella stessa direzione. Questo si vede nella Juve ogni volta che qualcuno segna: esultiamo tutti come se il gol fosse nostro. Qui non è solo una squadra di calcio – conclude – , ma una vera e propria famiglia”.\r\n\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”88039″]