Montero: “Voglio squadra pragmatica e concreta, lavorerò per Allegri”

Paolo Montero si presenta da nuovo allenatore della Juventus Under 19: “Niente scuse, bisogna solo lavorare”

Paolo Montero si presenta ufficialmente da nuovo allenatore dell’Under 19 della Juventus. Parlando al canale ufficiale del club bianconero, l’ex numero 4 ha dichiarato: “Sono molto contento di esser tornato. La Juve è stata casa mia per tanti anni – ricorda – sono rimasto molto legato a Torino, anche la mia famiglia. La gente è cordiale, rispettosa, non ti invade. Contento di reincontrare i miei ex compagni come Pessotto, ringrazio tutta la dirigenza che mi ha voluto qua. Adesso non ci sono scuse, parlano i fatti e bisogna lavorare”.

Il nuovo allenatore della Juventus Under 19

La Juve ha scelto l’ex difensore per cercare di preparare i giovani per la prima squadra. “Ho allenato in Serie A ma in Sudamerica. Dobbiamo rendere continuamente qui e i giocatori sono giovani. L’obiettivo deve essere quello di portarli al meglio della loro qualità. Io penso che dobbiamo lavorare per la prima squadra. Posso mettere a disposizione la mia esperienza, il senso di appartenenza. Cosa significa avere la fortuna di stare qua un’altra volta e non dimenticare tutti gli sforzi che uno ha fatto in un paese povero del Sudamerica prima di arrivare alla Juventus. Il calcio – continua – è quello che amo e non è un sacrificio per me, voglio trasmettere questo, che ringrazino di essere qui. A Vinovo è bello. Io mi allenavo alla Sisport e al Comunale con un campo solo, qua invece ci sono dieci spogliatoi, cinque campi…”.

Montero: “Cosa chiederò ai ragazzi”

Quanto al suo credo calcistico, poi, aggiunge: “Voglio squadre aggressive, corte, dinamiche. Con transizione veloci. Dobbiamo essere pragmatici, concreti, capire quando si può giocare e quando no. Cercherò di inculcare le mie idee collaborando con Brambilla e Allegri che hanno più esperienza di me. Sono contento di essere tornato a casa e voglio ringraziare tutti per l’affetto che mi hanno sempre dimostrato anche quando tornavo a Torino solo per un saluto. Ora voglio lavorare tanto per il bene della Juventus”, conclude.