Moggi: “Una nazionale di riserve”
Impossibile iniziare la disamina sui mondiali senza riflettere sull’andamento della nostra nazionale. Avevamo detto, ancor prima dell’inizio, che non bisognava illudere i tifosi. La pochezza di questa squadra è palese agli occhi di chi mastica calcio ed è la dimostrazione di quanto il nostro pallone non ha saputo produrre a far data dal 2006. Nonostante ciò la squadra è stata seguita amabilmente e anche incoraggiata, con tutte le scuse possibili ed immaginabili. Durante la partita con la Nuova Zelanda alcuni “ct”televisivi e radiofonici hanno sentenziato che l’Italia stava dominando, prendendo a prestito una frase che si addiceva più a Fausto Coppi che agli azzurri, “una sola squadra in campo”; altri gridavano che dovevano entrare Camoranesi e Di Natale.\r\nDomenica avevamo di fronte una squadra, che in Italia potrebbe fare un discreto campionato di serie B: tanto forte sul piano fisico quando scadente su quello tecnico e disarmante per la sua lentezza. Considerate quindi le caratteristiche degli avversari, i nostri dovevano mettere testa, giocare rasoterra e inn velocità: niente di tutto questo. Niente gioco ragionato, niente velocità, palloni (pallonate) nell’area neozelandese a 20 metri di altezza, preda ovviamente degli spilungoni. Non potendo pensare che Lippi non conoscesse gli oceanici, dobbiamo ipotizzare allora che siano state disattese le disposizioni tecniche impartite (vedi Pepe). E se ciò è accaduto veramente, come sembrerebbe, non è accaduto per volontà di qualcuno ma soltanto perché non abbiamo una squadra intelligente e chi lo sarebbe, vedi Cannavaro, è ormai alla fine della carriera. Occorre endersi conto che la nazionale attuale è composta da giocatori che nel passato avrebbero fatto le riserve, fatti salvi ovviamente i reduci del 2006, con la carta d’identità ormai scaduta. E non si diano colpe a Lippi che ha scelto i meno peggio di un calcio povero: impoverito dalla politica dei club che, anziché pensare al vivaio, pensano a comprare giocatori di nome e spesso solo di passato per tacitare giornali e tifosi; impoverito da chi permette ad una squadra come l’Inter di avere 11 stranieri in formazione. Il raccolto non può essere che questo, e quindi anche l’innesto di Camoranesi e Di Natale, in una squadra così disarticolata non poteva dare risultati.\r\nC’è adesso soltanto da sperare che l’Italia si qualifichi battendo la Slovacchia, cosa possibile, ma la risultante\r\nsarà sempre quella di una squadra che non potrà nutrire ambizioni. Per ribadire la pochezza dei neozelandesi, mi piace citare una scenetta riguardante il portiere Paston: su tiro di Montolivo osserva la traettoria del pallone che sbatte sul palo pieno, senza accennare un minimo tentativo di parata. Mi ha ricordato tanto Walter Chiari, in veste di portiere, nel film “L’inafferabile 12”. Dopo aver parlato dei Campioni del mondo uscenti, ritengo d’obbligo occuparmi anche dei vicecampioni francesi, che addirittura non superano il girone liminatorio. Loro molto peggio di noi,ma con un attenuante che riguarda il ct Domenech. Narra Gnocchi di un Sarkozy che rimprovera Anelka per gli insulti al proprio allenatore e la ragione di questo rimbrotto sarebbe che sono stati troppo pochi». Mi sento di dar ragione a Sarkozy perché, avendo conosciuto personalmente il tecnico transalpino, non posso tacere di averne ricavato una pessima impressione: è arrogante, convoca i giocatori consultando gli astri, non è un motivatore, non sa mettere la squadra in campo.\r\nE adesso veniamo alle previsioni sui gironi. Nel girone A Messico e Uruguay vanno verso la qualificazione anche in previsione di un bel pareggio nella partita di oggi che li vedrà avversari. Nel girone B trionfa l’Argentina solitaria in classifica. Potrebbe far loro compagnia la Corea del Sud. Nel girone C vedo prevalere l’Inghilterra che domani incontrerà la Slovenia (finiranno così gli insulti per Capello) e gli USA. Nel girone D, pronostico molto più difficile, prevedo la qualificazione per Germania e Serbia. Nel girone E, facile prima l’Olanda, dovrebbe farle compagnia la Danimarca. Nel girone F si qualificherà il Paraguay e speriamo l’Italia. Nel girone G predominio del Brasile, lotta tra Portogallo e Costa D’Avorio. Il girone H sarà una sfida a tre fino alla fine, tra Cile, Spagna e Svizzera.\r\n\r\n(Di Luciano Moggi per ‘Libero’)