Moggi: “Tornare alla Juve? Un sogno. Senza Calciopoli avrei preso Gerrard, Castagnini intanto dorme…”
L’ex DG della Juventus, Luciano Moggi, è intervenuto a RADIO ERRE2 nel corso della popolare trasmissione radiofonica “Tutti pazzi per la Juve” rilasciando una lunga intervista. Ecco i punti salienti del suo intervento.
Quanto conta per lei sentire l’affetto dei tifosi juventini dopo i dispiaceri del 2006?
“Certamente fa piacere. Evidentemente hanno capito che il lavoro che abbiamo fatto noi era un lavoro fatto bene. Mi dispiace per quello che sta succedendo alla Juventus perché le sono legato da un rapporto che direi affettivo e perché tutto quello che è stato fatto nel passato mi coinvolge. Mi dispiace soltanto che questa squadra sia stata distrutta così, in un modo che non ha una logica.”
A proposito di campagna acquisti, cosa ci può dire riguardo Diego e Melo, e del loro rendimento?
“Diego è sicuramente un buon giocatore, però Diego non è un campione affermato come avevano voluto far apparire alla Juventus all’inizio. E’ un discreto giocatore, ma un campione è un’altra cosa. Melo sarebbe un buon giocatore se utilizzato nel proprio ruolo, ma quando si va a cercare Xabi Alonso e Melo non si hanno le idee chiare: perché Xabi Alonso è un regista mentre Melo è un mediano difensivo quindi o si cerca l’uno o l’altro. Evidentemente se si tratta prima l’uno e poi l’altro vuol significare che non si sa cosa si vuol prendere oppure si è scambiato Melo per un regista, come in effetti credo che abbiano fatto, e questo è un errore non di presunzione, ma di tutt’altro tipo.
La Juve per lei è un capitolo ormai chiuso della sua vita o mai dire mai?
“Credo che la Juve per me non sarà mai un capitolo chiuso perché ho passato dodici anni eccezionali. Purtroppo è la nuova proprietà che in pratica ha posto un alt mettendo gli uomini suoi e non c’è neppure niente di straordinario perché quando arriva una nuova proprietà è giusto che metta i propri uomini. Quello che non è giusto è trattarci come ci hanno trattato perché non potevano sicuramente toglierci dal comando della squadra e della società per i risultati ottenuti ed hanno cercato praticamente di fare un’azione, consentitemi il termine, di “sputtanamento” ed era l’unico modo per portarci via dalla Juventus. E questa è l’unica cosa che mi dispiace. Però la vita è questa: bisogna accettarla per quella che è. ”
Moltissimi tifosi auspicano un ritorno della famiglia Agnelli alle redini della Juventus nella persona di Andrea e che gli Elkann si facciano da parte, secondo lei è una situazione realizzabile?
“Non lo so perché non conosco la situazione delle famiglie. Conosco bene Andrea Agnelli e Allegra Agnelli, non conosco gli altri per cui non so cosa può succedere. Dico soltanto che in pratica è stata fatta una cosa che certamente non era giusta perché per togliere la Juventus agli Agnelli potevano usare metodi diversi. Invece nel 2004 (dichiarazioni fatte da Blanc in un’intervista a “Le Monde”) si è incontrato Blanc con John Elkann e praticamente hanno concordato già nel 2004 di farci fuori e questo la dice lunga. Hanno avuto due anni di tempo per fare tutto quello che volevano. ”
Però adesso la verità e molti retroscena si stanno svelando…
“A venire viene fuori tutto, su questo non c’è dubbio ed è anche una soddisfazione se vogliamo. Però è anche chiaro che è stato un brutto momento e soprattutto un modo di fare di una proprietà che in pratica non mi sembra neppure giusto né leale e su questo non c’è dubbio perché bisognava avere anche la forza di dire: “noi non vi vogliamo. Anche se siete stati bravi, fateci la cortesia e andatevene”. Tutto qua. D’altra parte è bene ricordare che, quando siamo arrivati noi, erano nove anni che la Juventus non vinceva e gli abbiamo fatto passare dodici anni di glorie. Che poi fossimo invisi alle altre squadre soprattutto al Milan e all’Inter non c’erano dubbi e questi qui hanno approfittato. Tant’è che io nel 2006 quando è successo il tutto ho detto: “da ora in poi il calcio diventerà tutto milanese” e non mi sono sbagliato. ”
Quindi è concretamente possibile che con Andrea Agnelli lei possa ritornare a fare il Direttore Generale alla Juventus?
“Con Andrea Agnelli i rapporti non sono buoni, sono ottimi. Sia io che Giraudo credo che abbiamo dato tutto per questa famiglia, ma abbiamo dato tutto anche per la famiglia della Juventus e non solo per la famiglia Agnelli che ci aveva preso. Credo che ci saremmo meritati ben altro. Con Andrea Agnelli, supposto che possa avvenire la cosa, sarebbe tutto da vedere. ”
In questo momento di sconforto della Juventus, che messaggio si sente di mandare ai tifosi bianconeri?
“Intanto ringrazio i tifosi bianconeri per la stima che hanno in me e colgo l’occasione per ringraziare anche Tardelli per le parole che ha detto. Le parole ovviamente non attutiscono il dolore e su questo non c’è dubbio, però sono cose che fanno piacere soprattutto quando uno stadio fa il nome di una persona, come è successo a me, certamente è una cosa piacevole. ” \r\n\r\nTutti quanti invocano a gran voce il suo ritorno alla Juventus
“Magari potesse avvenire, non ci sono dubbi che tornerei. ”
Come commenta l’attuale situazione della Juventus?
“Questa società ha fatto proclami fuori posto e non ne ha mai azzeccata una. Ad esempio ha detto che il secondo posto era poco e mi sembra che qui non il secondo posto, ma anche il quarto sia troppo. Hanno detto, dopo aver raggiunto il quarto posto, che il quarto posto era poco. Puntavano al terzo e sono già al sesto! Hanno detto che, per lenire tutto quanto, avrebbero vinto l’Europa League e sono stati eliminati dal Fulham che è una squadra praticamente da metà classifica del nostro campionato. In pratica, mi pare che chiacchierano parecchio! Ci vuole un carisma un po’ diverso da quello che hanno loro per far sentire tranquilli i giocatori quando scendono in campo che sono, diciamo, difesi all’occorrenza e protetti da una società forte. ”
A Napoli intanto è appena iniziato il controesame del Colonnello Auricchio, colonna portante dell’operazione “Off-Side”, da parte degli avvocati delle difese.\r\n“Si, con noi se la vedrà martedì. (oggi 23marzo ndr)”
Il Colonnello ha incredibilmente dichiarato di aver visionato le partite oggetto di indagine non guardandole direttamente, ma dai tabellini dei quotidiani sportivi del giorno dopo, escluso “TuttoSport” perché era di parte. Non le sembra assurdo?
“Una cosa ridicola. Leggeva la Gazzetta soprattutto. Poi ha saputo dire soltanto dei non ricordo. E’ troppo poco.
Auricchio ha inoltre dichiarato di non aver attenzionato la partita più importante del campionato per l’assegnazione dello scudetto ovvero Milan – Juve, finita 0-1, perché l’arbitro designato era Collina sinonimo di garanzia…
”Si, ma ha detto anche un’altra cosa però che cozza con lui e con quello che sostiene. Perché ha riferito in aula che attenzionavano soltanto le partite che nella sostanza erano intercettate. Si è dimenticato appunto dell’intercettazione di Collina e del fatto che lo stesso Collina aveva avuto anche lo stesso sponsor del Milan qualche tempo prima quindi era a maggior ragione una partita da “attenzionare”. A lui gli è sfuggito questo piccolo particolare e dovrà rispondere di tutto nell’udienza di martedì (oggi ndr) e non credo che abbia tante vie di fuga su questo argomento. ”
A distanza del suo primo interrogatorio con il PM Narducci, considerando quanto sta emergendo durante il processo di Napoli, per lei è finita come sosteneva il magistrato?
“Non credo. Assolutamente no.”
Maifredi, intervistato da noi qualche mese fa, ci ha riferito che lei aveva quasi portato a termine l’acquisto di Cristiano Ronaldo e di Steven Gerrard. E’ tutto vero?
“Cristiano Ronaldo lo avevo già preso da ragazzino, poi purtroppo Salas rifiutò il trasferimento (allo Sporting Lisbona ndr) e mandò a monte tutto quanto. Ogni squadra ha un modo di fare e di operare, Cristiano Ronaldo sta bene nel Real Madrid perché è un gran giocatore, però è un giocatore che gioca un per conto suo, fa dei gol eccezionali e nel Real Madrid tutti quanti vanno per conto loro e ottengono risultati anche perché il campionato spagnolo è fatto di due squadre e poco altro, poi però vanno in Europa ed il Real Madrid è eliminato. Noi facciamo la squadra con metodi diversi: cerchiamo di mettere insieme in ogni reparto giocatori che sanno dialogare e polivalenti. Gerrard, stavo provando a portarlo a Torino.”
Riscatterebbe Caceres?
“Giocatori come Caceres noi li tenevamo in panchina. Pensate, considerando ovviamente la differenza di ruolo, che Mutu stava in panchina nella nostra squadra. Nel fare una squadra forte non è certamente questo giocatore indicato per fare qualcosa di buono. E’ un giocatore, come ho detto per Diego, discreto. E’ giovane, può migliorare, ma sicuramente uno che può dare un apporto sostanziale alla squadra direi di no.”
Secondo lei, perché la Juventus fatica così tanto?
“Ritengo che la Juventus sia una squadra intristita dai propri dirigenti: non c’è allegria. Noi in pratica facevamo l’utile ed il dilettevole: facevamo avere alla squadra un ambiente allegro quando doveva essere allegro e lavorativo quando doveva essere lavorativo. Eravamo un gruppo che in pratica dava e riceveva. Tutto diverso da adesso. Adesso ognuno fa le proprie dichiarazioni mettendo in confusione tutto l’ambiente e da noi questo non sarebbe mai successo. ”
Come valuta il comportamento di Zebina e di Melo che si sono resi protagonisti di episodi poco edificanti nei confronti dei tifosi bianconeri?
“Non avrei preso alcun provvedimento perché se ci fossi stato io non si sarebbero permessi di fare tanto. Se l’avessero fatto, cosa che escludo a priori anche adesso, se ne stavano in tribuna a vedere le partite. ”
Chi secondo lei sarà l’oggetto del desiderio del prossimo calciomercato italiano?
“Campioni in assoluto ce ne sono pochi da prendere. C’è da scoprire qualche giocatore, per esempio se io fossi in una squadra di calcio il primo giocatore che prenderei sarebbe il centrale difensivo del Chievo: Yepes, che sicuramente è un giocatore di tutto rispetto.”
Pare che proprio su Yepes ci siano l’Inter ed il Milan.
“Quando si dorme può succedere anche questo. ”
Come mai, secondo lei, Pastore non è stato acquistato dalla Juve anche se è stato offerto a Castagnini prima di Zamparini?
“Perché dormono. Ricordo che Zamparini in pratica ha mandato il Direttore Sportivo giù con l’impegno inderogabile di prendere questo giocatore a tutti i costi e credo che Zamparini abbia indovinato l’acquisto. Sono stati bravi gli osservatori del Palermo ad avere fretta nel consigliare il presidente del Palermo a prenderlo. Tutto qua. Il problema è che bisogna arrivare sempre prima degli altri e questo non è facile. Bisogna stare svegli non solo il giorno, ma anche un po’ la notte. ”
Molti tifosi la seguono spesso nella sua trasmissione “Il punto di Luciano Moggi” in onda ogni domenica alle 17.00 su Gold Sport. Molto spesso ha parlato di Balotelli spendendo per lui parole di elogio. Come inquadra questo ragazzo dal punto di vista caratteriale e di gioco?
“Per parlare di Balotelli faccio l’esempio di Cassano che un giorno ha detto: “La mia rovina è stata non andare alla Juventus”, perché in effetti, quando lo ha preso la Roma, io lo trattavo; solo che la mia offerta era di 25miliardi mentre la Roma è arrivata a 55. La stessa cosa vale per Balotelli: nel senso di gestione del personale e dell’uomo. Basta fare patti chiari ed amicizia lunga. Se vi ricordate quando Camoranesi arrivò in ritardo alla convocazione di 5 ore al ritiro. Dopo la nostra sfuriata è diventato l’uomo più puntuale della Juve. Con Balotelli se ci sarà qualcuno che lo saprà gestire bene sicuramente diventerà un campione.”
Balotelli sembra non essere molto contento della sua attuale situazione all’Inter, potrebbe chiedere di essere ceduto?
“Adesso il problema vero dell’Inter è il nuovo procuratore che gestisce Balotelli che si chiama Mino Raiola. Mino Raiola è il procuratore che mi ha dato una mano non indifferente a formare la Juventus perché è stato quello che mi ha aiutato a prendere: Ibrahimovic, Emerson e Nedved. E con me andava perfettamente d’accordo. In pratica l’Inter, se è vero come è vero che ha venduto Ibrahimovic e poi ha venduto Maxwell per non avere più attorno Mino Raiola, fa uno sbaglio grosso perché si troverà di fronte a combattere per Balotelli un procuratore che sa il fatto suo.”
Considerando le ultime prestazioni dell’Inter e del Milan che di fatto hanno portato i rossoneri ad un solo punto di distacco dai nerazzurri, si può dire che il campionato è riaperto?”
“E’ riaperto da una porticina e da quella porticina però passerà l’Inter che è prima e resterà prima. ”
Anche se dovrà affrontare squadre importanti nelle prossime giornate?
“L’Inter non è una squadra eccezionale, ma è la meno peggio del campionato italiano. E’ una squadra che sicuramente ha dei campioni che possono mettere in crisi quasiasi squadra del campionato italiano. In Europa fa più fatica, a parte il Chelsea di adesso, sembra che abbiano vinto la guerra ed invece hanno vinto solo una battaglia. La guerra la vinceranno se battono il Barcellona o il Manchester United e credo che sia molto difficile.”
Come valuta il campionato della Roma? Può sperare di lottare anche per i primi due posti?
“Credo che la Roma poteva aspirare a qualsiasi cosa, ma è stata sfortunata: ha avuto infortuni, squalifiche, ha avuto di tutto un po’ e poi il mancato utilizzo di Totti credo che abbia un peso enorme nell’economia della squadra. Però hanno fatto un acquisto azzeccatissimo, secondo me, se sta bene, ed è Toni. Con Toni, la Roma può sicuramente, se poi recupera anche Totti, fare delle cose molto ma molto importanti. ”
Per la ricostruzione della Juve, da quali giocatori attualmente in rosa ripartirebbe?
“Uno che terrei sicuramente è Buffon. Poi terrei anche chiaramente i giovani e terrei anche Diego perché utilizzato in un’altra maniera può essere un giocatore interessante. Terrei Melo se davanti ci fosse un centrocampista diverso, altrimenti Melo dovrebbe essere in via di partenza perché il carattere è quello che è ed oltre a fare degli errori madornali riesce a zittire tutti quanti e soprattutto a farsi espellere molto spesso. Ma ce ne sono ben pochi perché la carta d’identità gioca a sfavore di Cannavaro, di Grosso (acquisto inutile), di Del Piero. Cannavaro e Del Piero sono state delle colonne alle quali va fatto un ringraziamento, ma basta una medaglia perché adesso il problema futuribile non è certamente coniugabile con loro e su questo non c’è dubbio.”
Come valuta la condizione della Nazionale a pochi mesi dall’inizio dei mondiali? Secondo lei, l’Italia che giocherà ai mondiali è già decisa o ci saranno nuove convocazioni con qualche sorpresa? Come considera lo stato d’animo di Marcello Lippi? Lo vede sereno e fiducioso?
“Marcello Lippi è sereno e credo che abbia fatto anche un bel lavoro perché se c’era qualche giovane l’ha tirato fuori vedi Marchisio. Purtroppo l’Italia ha dato poco. Il calcio in questi ultimi periodi in pratica è in regresso netto di gioco e di qualità quindi non è che lui può inventarsi i giocatori. Io credo che la Nazionale, se non fa una brutta figura, è già tanto per l’Italia. Però non è certamente colpa del CT perché tutto quello che poteva fare, tutti i giocatori che poteva prendere tra i migliori li ha presi.”
Quale giocatore consiglierebbe a Marcello Lippi?
“Credo che li abbia visti tutti e quindi non c’è bisogno di dare consigli. Mi auguro che Totti possa essere nella forma dovuta ai tempi della Nazionale e che cominci a rigiocare. Totti sarebbe sicuramente un giocatore che può dare un input importante per la Nazionale.”
Di Discreti Stefano