Moggi si difende a Controcampo: “Fu Facchetti a chiedere Collina a Bergamo”
“La madre di tutte le intercettazioni è quella che mi ha massacrato per quattro anni, quella nella quale io indicavo 5 arbitri, ma certo non indicavo. Era un giochetto. Giochetto che non si è rivelato nemmeno tale perché io dicevo di mettere Tombolini e poi ci fu Rodomonti“. Luciano Moggi si difende ai microfoni di Controcampo parlando degli ultimi sviluppi di Calciopoli. “Ricordo che Facchetti prima di Juve-Inter telefonò a Bergamo per chiedere Collina. C’è ci getta cortine fumogene: non ha importanza chi ha fatto il nome, l’importanza nelle richieste di Facchetti nella quali ripeto, non ci vedo nulla di male, come non c’era nulla di male in quello che facevo io” puntualizza l’ex direttore generale bianconero. Sembra che non avendo altri appigli, ora gli inquirenti vogliano giocare la carta delle Sim svizzere, sulle quali non c’è alcuna prova a carico di Moggi al momento: “Le Sim svizzere? Le usavo per il mercato in quanto spiato dalla concorrenza”.\r\n\r\nRESTITUIRE LO SCUDETTO DI CARTONE?\r\n“Se lo tengano pure visto che lo vogliono. Io non ho niente da chiedere a nessuno. I due scudetti la Juventus li ha vinti sul campo, loro hanno fatto un’appropriazione indebita”.\r\n\r\nGIRAUDO, CHE ERRORE!\r\n“Giraudo ha commesso un grave errore ma sarà salvato dal processo ordinario. Non c’era nessuna organizzazione a delinquere. Hanno dato per sodali Bergamo che parlava con tutti, Lanese che rispondeva ai comandi di Meani… E’ tutto un castello che non regge. I sodali sono con tutti e con nessuno”.\r\n\r\n\r\n