“Siamo un popolo particolare: o siamo gli ultimi della classe o, per qualche successo, diciamo che siamo i più forti. L’Italia ha fatto un torneo onorevole, addirittura al di sopra delle proprie forze. Siamo andati oltre i nostri limiti. E’ giusto che la nazionale ridiventi qualcosa di importante ma è difficile perché le società di calcio badano ai loro interessi”. Luciano Moggi non usa mezze misure commentando ai microfoni di ‘Tgcom 24’ la finale degli Europei 2012 persa dall’Italia per 4-0 dalla Spagna. L’ex direttore generale della Juventus, poi, si sofferma sul fatto che di campioni, nella rosa azzurra ce ne fossero davvero pochi: “Prandelli in questa nazionale ha portato Buffon e Pirlo, artefici di quello che ha fatto di buono la nazionale. Immaginiamo questa squadra senza Buffon e Pirlo: quali potrebbero essere i sostituti? Poi c’è Balotelli, tanto contestato, che ci ha fatto vincere con la Germania e che ha creato l’illusione agli italiani. Lui è l’unico attaccante che può avere l’Italia. Ieri ha fatto il possibile ma purtroppo non ha potuto fare quello che normalmente sa fare. Balotelli è tanto criticato, ma è bastato il bacio alla madre per farlo diventare simpatico a tutti. E questo è il bello del calcio. Quanto alla squadra, è sbagliato dire che è la nazionale più forte. Quando si legge che questa è la nazionale più forte, dal dopoguerra ad oggi, ci si illude e basta e si dimostra di non conoscere davvero la storia del calcio italiano”.