La sindaca di Monticiano, Sandra Becucci, ha voluto spiegare in una dichiarazione i motivi per i quali aveva fatto svolgere il 30 giugno scorso una cerimonia di commemorazione per l’ ex calciatore Carlo Petrini, in tal modo rispondendo ad alcune mie osservazioni fatte nel corso di una manifestazione tenuta a San Quirico D’Orcia in cui gli organizzatori del locale club Juventus mi avevano invitato a esporre “le mie verità da Calciopoli alla Juve di oggi”.\r\nIl difetto, cara sindaca, è nella premessa. La commemorazione di Petrini è stato solo lo schermo dietro il quale si nascondeva il reale e sordido motivo della manifestazione chiesta dall’ ex pm Giuseppe Narducci, la presentazione del suo libro su “Calciopoli, la vera storia” (assai presunta per quanto mi riguarda). Se l’iniziativa – come afferma la sindaca – era diretta “a realizzare un ricordo di Carlo Petrini”, non si capisce cosa c’entrasse la presentazione del libro di Narducci, pm del processo di Calciopoli, evidentemente interessato a riuscire a darmi uno smacco proprio nel mio paese natale. Proprio questo accoppiamento niente affatto pertinente avrebbe dovuto rappresentare uno svegliarino per la sindaca, eletta allora da pochi giorni. Insomma chi ha mosso i fili e fatto la richiesta è stato Narducci e la sindaca ci è cascata in pieno. Un po’ di rispetto, anzi molto, nei miei confronti è mancato, ancor più grande se la sindaca ricorda gli ottimi rapporti di famiglia che avevamo in paese in anni lontani. Mi dicono in realtà che dietro ci sarebbero le lotte e i dispetti tra l’ attuale maggioranza, che fa capo alla sindaca, e l’ ex maggioranza, ora minoranza.\r\n\r\nCome ha detto uno degli oratori di San Quirico D’ Orcia, i libri si presentano in grandi città per il largo richiamo che possono dare, non in un paesino che io ho citato e celebrato nel mondo durante tutta la mia lunga attività ma che resta di poche se pur elette anime. A quanto pare la sindaca avrebbe voluto chiamarmi e spiegarmi, “aspettava il momento buono per farlo”, così nella dichiarazione, ma non l’ ha fatto. Il sito che ha ospitato la dichiarazione della sindaca ha titolato “A Monticiano tutti i cittadini sono uguali”. C’è sempre il “parce sepulto”, il perdono per chi non c’è più, ma qualcuno avrebbe dovuto ricordare che Petrini aveva speso gran parte della sua ultima esistenza a scrivere libri contro di me, senza un motivo, che non fosse quello, forse e senza forse, che sparlando di me riusciva a pubblicare e ad averne commissionati altri. Un “cittadino” si era speso quasi unicamente per denigrare un altro cittadino, lui Petrini che come scrive la sindaca, aveva avuto “una vita non esemplare, protagonista e vittima di un mondo corrotto”.\r\n\r\nLuciano Moggi