“Si vede che era nervoso, ma sicuramente qualcuno ci ha marciato sopra altrimenti non si può spiegare – spiega Moggi, concedendo la ragion del dubbio al tecnico bianconero -. Dicono che ce l’abbia con Capello perché lo fece smettere di giocare? Nessun legame e comunque ogni allenatore ha il dovere e il diritto di decidere chi gioca e chi no. Conte era alla fine della carriera e lo escludo: sarebbero polemiche da bambini. Credo che qualcuno abbia caricato Conte e montato una polemica che non vedo e che mi sembra assurda. Lo ripeto, quelle di Capello erano parole d’elogio”.
\r\nInsomma, alla base di tutto potrebbe esserci un grosso malinteso, anche se Cone ci è andato giù pesante:\r\n
“L’idea che è una polemica che mi sembra assurda. Se Capello ha detto che la serie A oggi non è abbastanza allenante e la Juventus in estate ha aggiunto Tevez e Llorente mentre gli altri hanno venduto i pezzi migliori, mi sembra che abbia fatto un elogio a Conte e alla società e non una critica. Non capisco tutto questo casino”, continua.
\r\nMa quale Juve è più forte secondo l’ex dg?\r\n
“La Juve di Capello ha dato risultati importanti. Se l’Italia ha vinto il Mondiale nel 2006 – conclude – il merito è della Juve di allora. C’è un abisso tra quella e questa squadra”.