Torna a parlare di Juventus, Luciano Moggi, e lo fa nel suo consueto editoriale per ‘TMW’. Si parte dal mercato dei bianconeri per poi passare allo staff di Antonio Conte: “Alexis Sanchez alla Juventus. Non che i bianconeri abbiano chiesto informazioni, beninteso… ci sta ed è giusto che ci abbiano provato. Tuttavia, in questi casi, ve lo dico per esperienza diretta, è la volontà del giocatore l’unica discriminante che conti davvero. Ed il cileno ha deciso già da mesi di trasportare sulla sponda nerazzurra del Naviglio le sue accelerazioni ed i suoi dribbling. Strapparlo ai campioni del Mondo mi sembra un’impresa impossibile.\r\n Diverso, e soprattutto decisamente più fattibile, è il discorso per quanto riguarda Gokhan Inler. Per il centrocampista svizzero siamo di fronte ad un vero e proprio pasticcio, perché come il Napoli ha trovato l’accordo con l’Udinese, la Juventus ha invece risposto positivamente a tutte le richieste del giocatore, convincendolo a rifiutare Napoli per accasarsi a Torino. Anche in questo caso, come per Sanchez, sarà la volontà del diretto interessato a fare la differenza. Non ci sono dubbi.\r\n Qualche piccola nube, offusca invece l’approccio di Antonio Conte alla sua nuova realtà. La Juventus ha infatti impedito al suo nuovo tecnico di portarsi dietro il suo staff, rifiutando il ritorno a Torino di Ventrone, e ritrovandosi invece a collaborare con quello che fu lo staff di Gigi Delneri. Un paradosso che potrebbe trasformarsi in un clamoroso autogol”.\r\nNon poteva, poi, l’ex direttore generale bianconero, non toccare lo scandalo scommessopoli il cui marcio sta emergendo in questi giorni… “Impossibile, invece, accantonando il discorso mercato, non dedicare un po’ di attenzione allo scandalo che sta occupando praticamente tutti gli organi di stampa in queste frenetiche giornate. Non mi sento di giudicare fatti e persone coinvolte, anche perché non è mio costume e mai lo sarà farlo. Leggo le carte e penso che in troppi si siano fatti prendere dalla troppo comune smania del gioco d’azzardo, del guadagno facile e non consentito. Però io so bene, benissimo cosa significa essere messo alla gogna praticamente dalla totalità dell’opinione pubblica. E non auguro a nessuno di trovarsi in una situazione simile. E’ troppo presto per erigersi a censori, deve prima venire a galla la verità, contrariamente a quello che è stato fatto nei miei confronti.\r\n Il calcio è sporco molto più di prima, nonostante i presunti colpevoli ne sono stati estromessi. D’altra parte, in Italia, la pietà funziona proprio così… Signori non si illuda”.