“Ancora una grande prestazione stagionale della Juventus che ha sfruttato al massimo il mezzo passo falso del Milan a Catania. Per caratteristiche della partita il Napoli sembrava avvantaggiato alla vigilia, vista la capacità dei partenopei a giocare di rimessa. Invece la Juve non ha concesso spazi e ha vinto con ampio merito. A questo punto, a poche partite dalla fine del campionato e a soli 2 punti di distacco dal Milan la squadra di Conte ha l’obbligo di credere allo scudetto fino alla fine”. Luciano Moggi si esprime così durante la trasmissione “Ieri, Moggi e domani”: l’ex direttore generale bianconero esorta Antonio Conte e i suoi a credere al tricolore prima di lanciare una toccatina ai rivali del Milan. “Il Milan ha pagato a caro prezzo i 10 minuti della ripresa in cui ha tardato a rientrare mentalmente in campo. Evidentemente la testa era già a Barcellona, soprattutto dopo il primo tempo dominato. Ma contro questo Catania che gioca così bene non ci si può fermare. Subito dopo il loro pari sono ripartiti all’attacco alla ricerca del goal vittoria che forse con Robinho avevano anche segnato. Le lamentele di Galliani e Allegri stavolta mi sono sembrate esagerate. Non si può minimamente accostare questo episodio a quello di Muntari. E adesso c’è l’importantissima sfida contro il Barcellona. Sarà dura giocare contro la squadra più forte al mondo, ma il Milan non parte già battuto”.\r\n\r\nInfine una battuta sulla vicenda Roma-Massoneria: qualcuno nei giorni scorsi ha accostato il nome di Moggi alla vicenda e il diretto interessato annuncia querele. “Molti mi chiedono una spiegazione del cosiddetto presunto complotto ai danni di alcuni dirigenti della Roma e ci tengo quindi a precisare pubblicamente che non conosco la storia e non ne so assolutamente niente. Non capisco neppure o meglio forse ho ben capito il perché della circolazione del mio nome su cose dalle quali sono proprio lontano. Vi svelo un aneddoto: qualche anno fui oggetto di un’intervista divertente da parte di Paolo Calabresi, oggi inviato de “Le Iene”, che per l’occasione si era travestito da cardinale sudamericano. Successivamente a più riprese sono stato invitato sempre dal Paolo Calabresi alla fine del 2011 e anche più volte nel 2012 a rilasciare loro un’intervista. Tempo fa avevo incontrato il Calabresi casualmente sotto l’ufficio del mio legale, avvocato Prioreschi. Successivamente ho saputo che proprio lì vicino è un frequentatore di un negozio intestato al Sig.Veltroni e pensavo, quindi, che il medesimo abitasse in zona. La settimana scorsa, dovendo recarmi dall’avvocato Prioreschi ho deciso di chiamarlo, perché mi era simpatico ed è era stato per me divertente vedere come una persona per sbarcare il lunario si fosse vestito anche da cardinale. Volevo però solo ribadirgli che non volevo rilasciare nessuna intervista a “Le Iene”. Solo quest’ultimo è il vero motivo della mia chiamata a Paolo Calabresi, magari, lui chissà cosa si aspettava. A volte il detto: “ quando uno ha la coda di paglia…”. Non sapevo, oltretutto, che avesse un figlio che gioca a calcio nella As Roma. La domanda tra l’altro gli fu fatta da una persona presente lì che conosce bene il settore giovanile della Roma ed io non misi bocca perché non conosco affatto il giocatore. Considerando che solo di questo si è parlato perché io di altro non ero a conoscenza sarà interessante sapere perché questo signore ha fatto il mio nome in cose che non mi riguardano. Magari l’avrà fatto per ingraziarsi qualche dirigente romanista… Ci sono 4 testimoni presenti al breve colloquio, durato non più di 5 minuti. Lui adesso dovrà dire perché ha parlato di questo nostro incontro senza che ce ne fosse motivo, mischiandolo con schifezze di cui io non sono a conoscenza. Voglio inoltre sapere perché ha detto di non aver capito il motivo di questo nostro incontro visto che invece lo sapeva benissimo e riguardava solo l’intervista che io non voglio fare con loro. Quest’ultima cosa mi ha lasciato dei dubbi che i miei avvocati dovranno colmare, presentando una denuncia per diffamazione. Tra l’altro il Calabresi ha realizzato recentemente anche un’intervista a un signore del mio Paese cancellato dal calcio per lo scandalo scommesse degli anni ’80, il quale signore in alcune dichiarazioni giornalistiche ha detto che il solo dirigente calcistico che lo contatta continuamente per sapere come sta è il Sig. Franco Baldini. Che ci sia qualche nesso?”, spiega l’ex dirigente bianconero.