Ormai ci siamo. Inutile nascondere oltre le nostre passioni: l’unico aspetto del nostro sport preferito che può catturare ancora di più le attenzioni di tifosi ed appassionati rispetto al calcio giocato, è in procinto di occupare le nostre menti per un mese, o anche di più. Già, perché come avrete ormai imparato, il mercato non inizia a gennaio, la fase più calda la stiamo vivendo proprio in questi giorni. Tutte le squadre più importanti, al fianco degli impegni sportivi da onorare, sono già sul pezzo nell’ottica di studiare strategie e mosse decisive per arrivare a fine stagione con uno stato d’animo più soddisfatto rispetto a quello delle rivali dirette, e lo sprint per la grande volata sta entrando nella sua fase topica.\r\nChi per il momento può godersi lo spettacolo da una posizione privilegiata, è senza dubbio il Milan. I rossoneri dalla vetta della classifica hanno la possibilità di centellinare gli eventuali ritocchi, cercando di concentrarsi sulle priorità per evitare che la concorrenza possa avvicinarsi oltremisura. Al di là dell’accordo raggiunto per Cassano, fossi nella dirigenza rossonera preferirei concentrarmi sulla conferma di Kevin Prince Boateng. Il ghanese è ancora di proprietà del Genoa, e non è escluso che Preziosi possa decidere di riprenderselo, facendoselo però pagare lautamente. L’ex Portsmouth garantisce quantità in abbondanza ed una discreta dose di qualità. Copre e può far male, non è un azzardo definirlo quasi indispensabile. L’affare vero sarebbe però Eric Lamela: troppo spesso sento associare nomi di sudamericani a squadre italiane, ma mai come in questo caso l’eventuale investimento sarebbe assolutamente lecito. Questo ragazzo ha piedi che scrivono calcio, ha gioventù, classe e fisico. Deve solo imparare ad usarli in contemporanea, ma è giovane ed imparerà, ne sono certo.\r\nChi ha una situazione pressoché opposta è invece l’Inter di Moratti. Il Mondiale può essere un ottimo parafulmine per lenire le critiche di una stagione ai limiti del disastroso, tuttavia è semplice dedurre come i nerazzurri dovranno ergersi a protagonisti indiscussi di questa sessione di trattative. I nerazzurri sono infatti in prima linea per calciatori come Viviano e Ranocchia. Non nascondo di nutrire grandissima stima in questi due giocatori: il primo può tranquillamente essere l’erede di Julio Cesar, mentre Ranocchia è un difensore forte, tecnico e soprattutto duttile. Può giocare ovunque, mantenendo costante il rendimento. Cosa che per essere chiari non può fare Bonucci, meno dotato dell’ex compagno di reparto ai tempi del Bari.\r\nProprio sulla difesa dovrà dunque concentrarsi l’attenzione della Juventus, la cui zoppia arretrata può rappresentare un handicap non da poco se l’obiettivo è quello di puntare ai primi quattro posti. Guardare indietro, dunque, senza farsi abbagliare da luci equivoche come quelle che riguardano Lucas Piazon. Sei milioni di euro mi sembrano eccessivi per un giocatore che non può essere utile che alla Primavera, almeno attualmente. Discorso diverso se davvero la società crede che il ragazzo in questione possa diventare un fenomeno sullo stile di Messi, staremo a vedere.\r\nUn po’ lo stesso ragionamento alla base del consiglio che do al Napoli riguardo all’eventuale acquisto di Federico Fernandez: lascerei perdere. Non è né Samuel né Cannavaro, non sposta gli equilibri, che senso avrebbe?\r\nChiudo facendo una considerazione sulla Roma. Ranieri deve abituarsi alle critiche, ed imparare ad accettarle. La capitale è un ambiente in cui si mangia pane e calcio, e come si è goduto gli elogi dello scorso anno, è giusto che si prenda una dose di rimproveri quando la ruota non gira per il verso giusto.\r\nSi consoli pensando alla classifica. Non quella attuale, ma quella che secondo me ci troveremo a fine maggio. Primo il Milan, Inter seconda, e Roma terza. Per il quarto posto c’è anche la Juve, ma la concorrenza di Lazio, Napoli e Palermo potrebbe giocare tranelli inattesi.\r\n\r\n(Di Luciano Moggi per ‘TMW’)