Moggi: “Le richieste di ricusazione della Casoria decisive per la sentenza”

A oltre 24 ore dalla sentenza del giudice Casoria, Luciano Moggi torna a parlare in una lunga intervista rilasciata a Fabrizio Biasin di ‘Libero’. Come si sente Moggi? “Come l’altro ieri. Pronto a combattere. Provo rabbia, non sconforto. E’ vero, non me l’aspettavo. Tutto avrei pensato tranne questo. Anzi, le dirò, io credevo all’assoluzione e non lo dico con arroganza”. La stranezza è che la Juventus è sembrata avere già pronto il comunicato dopo pochi minuti dalla sentenza: “Si vede che sono degli indovini – commenta Moggi  che precisa – Non l’ho letto, ma mi hanno riferito tutto. Diciamo questo: è difficile dire che la Juve era estranea visto che io lavoravo per loro e riferivo all’amministratore delegato dell’Fc Juventus Antonio Giraudo. Io ero il direttore generale, lo sa?”.\r\nLa Juventus proseguirà nella richiesta degli scudetti: “Lo so. È giusto: quegli scudetti la Juve li ha vinti con merito e infatti li mette in bella mostra nel nuovo stadio. Il problema è che qualcosa per far vincere quei due titoli l’ho fatta anch’io”. Quindi, strade separate definitivamente per Moggi e la Juventus? “Non bado a queste cose – replica l’ex direttore generale bianconero -, devo passare sopra a tutto, anche a questo, altrimenti non vado avanti. E comunque ormai sono abituato a certe cose. E io continuerò a fare il tifo per i bianconeri. Sono juventino dentro e questo non me lo può togliere nessuno”.\r\nMoggi tornerà mai nel calcio a questo punto? “Al momento sono nauseato dal calcio, preferisco continuare a scrivere e a esprimere i miei pensieri”.\r\nAl momento della lettura della sentenza di condanna cosa ha pensato Luciano Moggi? “Ero furioso, avrei voluto menare qualcuno. I miei avvocati? Non potevano fare di più di quel che hanno fatto: era una sentenza scritta. Diciamo che forse loro e io dovevamo capire che quando è stata chiesta la ricusazione del giudice Casoria, qualcosa è cambiato. Non c’era tranquillità. Chi ha deciso si è fermato alle impressioni del 2006”.\r\n\r\n