Sta destando polemiche una battuta di Luciano Moggi, che su Twitter ha commentato così la foto che lo ritrae nel momento di darsi la mano con l’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti: “Mi sono lavato le mani subito”. L’incontro tra Moratti e Moggi è avvenuto ieri a Milano, nel corso dell’udienza che vede Gianfelice Facchetti contro l’ex dg bianconero, che avrebbe diffamato la memoria del padre Giacinto. Moratti è stato chiamato a testimoniare dalla difesa dello stesso Moggi e ha risposto con disponibilità a tutte le domande dell’avvocato Maurilio Prioreschi.\r\n\r\nIn giornata Luciano Moggi aveva commentato così la stretta di mano che non era affatto andata giù a tanti tifosi della Juve: “Lui mi ha porto la mano e io glielo stretta. Cosa dovevo fare? Anche per una questione di educazione”. Stamane il tweet che ha scatenato diverse testate giornalistiche, oltre ad aver nuovamente alzato i toni delle polemiche tra tifosi bianconeri e nerazzurri.\r\n\r\nUn tweet che a nostro avviso sta trovando troppo spazio, mentre pochissimo è stato dato ieri alla testimonianza di Moratti che in aula ha dichiarato: “Non era proibito andare a trovare gli arbitri prima e dopo la partita, era una forma di cortesia, una prassi consentita”. Una frase importantissima che mina le basi stesse di Calciopoli, ossia dei contatti esclusivi e particolari di Moggi con gli arbitri, prima e dopo le gare. Una notizia che non ha avuto le prime pagine, così come non le ha avute il rinvio a giudizio di De Cillis (per falsa testimonianza), sulle cui dichiarazioni si basa l’impianto accusatorio delle sim svizzere.