Moggi: “La Juve somiglia sempre più a Conte”
Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, è tornato sull’ultima giornata di campionato, soffermandosi particolarmente su Lazio-Juventus, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani”. Secondo Moggi, i bianconeri che mantengono la testa della classifica somigliano sempre più al carattere del proprio allenatore:\r\n
“Sabato sera all’Olimpico si è vista davvero una bella partita. La Juve ha dimostrato di esser più squadra, soprattutto a centrocampo. I bianconeri quest’anno con umiltà e sacrificio stanno davvero disputando una grande stagione. Lo spirito della Juve è innegabilmente quello che aveva Conte da giocatore. E’ una squadra a sua completa immagine e somiglianza. Il rigore per la Lazio? Si poteva anche dare ma certi falli di mano sono sempre difficili da vedere per un arbitro. L’autostima juventina è talmente alta in questo momento che tanti giocatori stanno rendendo ben oltre il loro reale valore. Se i bianconeri vincono anche a Napoli diventano i candidati numero 1 per esser i rivali del Milan nella lotta scudetto”.
\r\nTornando sul tavolo della pace di Calciopoli, per il quale è stata annunciata la data (14 dicembre), Moggi non è per nulla ottimista.\r\n
“E’ stata fissato l’incontro tra le parti per discutere di Calciopoli? Sarà sicuramente un tavolo politico altro che della pace. Prima ancora che stabilire chi saranno i partecipanti di questa riunione andrebbero messe sul tavolo tutte le intercettazioni telefoniche uscite fuori in questi anni… Agnelli sicuramente richiederà lo scudetto del 2005/2006 a tutti i costi ed ha assolutamente motivo per farlo, perché quello scudetto fu assegnato ingiustamente a tavolino nel 2006 per principi meritevoli che alla luce delle telefonate scoperte dalla mia difesa al processo di Napoli sono venuti assolutamente meno. E le telefonate trovate “piaccia o non piaccia” sono state davvero tante alcune delle quali con contenuto ben superiore a quelle per cui sono stato colpevolizzato io”.