Luciano Moggi è sicuro. La Juve si è avvicinata al livello dell’Inter, ma a vincere lo scudetto sarà ancora la squadra nerazzurra: «L’Inter vincerà ancora una volta, anche se la Juve è finalmente più vicina. Poi, il vuoto – dice a Radio Kiss Kiss Napoli – Mediocrità assoluta, buone, buonissime compagini, ma non grandi squadre».\r\n Il Napoli potrebbe spuntarla come prima inseguitrice delle due regine del campionato? «Ho sempre sostenuto che quest’anno è stata fatta per la prima volta una buona campagna acquisti. De Sanctis è il terzo portiere della Nazionale, Campagnaro è un ottimo giocatore, Quagliarella non si discute, così come Zuniga. A parte questo, però, ho l’impressione che Donadoni abbia sbagliato nella valutazione dei giocatori e nel modo di schierare la squadra. C’è tutta una serie di cose che ha portato ad avere molti problemi e mi sembra che in queste cose il tecnico non sia esente da colpe. Le società di calcio sono fatte in una certa maniera e tutti hanno un rapporto di reciproca collaborazione. Donadoni, dunque, ma anche chi gli sta vicino è colpevole. Il tecnico del Napoli, poi, ha solo pochi mesi di attività alle spalle, prima di approdare in azzurro: cinque mesi al Livorno e l’esperienza da selezionatore in Nazionale. A Napoli, quindi, Donadoni è venuto ad imparare. Se vai a San Siro col 3-5-2 devi essere ripreso dalla società. Quindi è la società che manca: la squadra è più forte con alle spalle una dirigenza forte». Napoli ancora incompleto? «Datolo è stato pescato in Argentina ma è un giocatore normale, non toglie e non mette. Sono stati messi insieme dei giocatori e continuando così nell’immediato futuro si potrà solo fare bene. Si può portare avanti il discorso di perfezionamento della squadra il prossimo anno, già si è visto qualcosa di buono. L’obiettivo del Napoli? Se continua così lo collocherei in una fascia poco simpatica, ma di certo ha gli estremi per collocarsi in un campionato di mezza classifica. Prima però deve battere il Siena e non sarà facile».