“La Juventus sembra ormai irraggiungibile. La squadra è ancora affamata e pimpante nonostante corra da inizio campionato a ritmo incessante. E non si dica che a Novara era facile vincere perché solo una settimana fa la Lazio, terza in classifica, aveva perso sul campo degli azzurri”. Luciano Moggi si esprime così nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani”. “La terza stella è sempre più vicina per i colori bianconeri e sarà un orgoglio da portare a testa alta sul petto – prosegue l’ex direttore generale bianconero – D’altronde tutti i tribunali, sia sportivi che penali, hanno stabilito che il campionato 2004/2005 è stato regolare, che le ammonizioni erano giuste e che i sorteggi erano regolari. E allora di cosa parliamo? La Juve merita di festeggiare il trentesimo scudetto e come al solito Moratti e Tronchetti Provera non hanno perso occasione per stare zitti. Con che coraggio poi, parlano proprio loro salvati solo dalla prescrizione? Cosa farà la Figc? La Federazione Italiana ha 444 milioni di buoni motivi per non mettersi contro la Juve…”\r\n\r\nA contendere lo scudetto ai bianconeri, rimane il Milan, che però pare essersi rimesso in sesto troppo tardi: “Il Milan ha recuperato troppo tardi i tanti assenti avuti nel corso della stagione. Il campionato è stato perso proprio per via dei molteplici infortuni e non certo per il goal non dato a Muntari. La squadra rossonera ha giocato per oltre 3/4 di stagione senza la formazione titolare. La sconfitta decisiva è stata quella contro la Fiorentina; lì il Milan ha perso il campionato.”, dichiara ancora moggi che poi dà un giudizio globale sul campionato. “Tutte queste squadre in lotta per il terzo posto a soli 55 punti a tre giornate dalla fine conferma il sempre più basso livello tecnico-tattico dell’attuale calcio italiano. Milan e Juve rischiano di finire il campionato con quasi 30 punti di vantaggio sulle terze. Non si era mai vista prima una quota punti così bassa per la zona Champions”. D’altronde, la Juventus di Del Neri di questi tempi aveva 56 punti, oggi sarebbe terza…\r\n\r\nInfine, Moggi dà una bacchettata al nemico di sempre Franco Baldini: “Premetto che io non sono un nemico della Roma e non lo sono mai stato nemmeno in passato. Anzi, porto sempre nel cuore gli anni passati da dirigente giallorosso nella capitale con Anzaloni presidente dove vincemmo anche una coppa Italia e si posero fortemente le basi per lo scudetto del 1983. La Roma è stata tra l’altra la mia prima vera esperienza da dirigente visto che prima di allora ero solo un osservatore per la Juventus. Fatta questa doverosa premessa, mi piace intanto segnalare che in tanti anni di calcio non avevo mai visto nulla come l’esultanza di Simplicio e non mi è piaciuta per niente la scena di fine gara con Totti sotto la curva. Parlare con i tifosi è sempre sbagliato. I tifosi devono tifare, la società deve decidere in completa autonomia. La verità è che nel suo passato da dirigente Baldini aveva sempre avuto un angelo custode vicino a coprire i suoi errori. Quest’anno che ha agito da solo i risultati del fallimento sono evidenti con il progetto che non è mai decollato e che anzi è andato via via peggiorando settimana dopo settimana. Visto che se cacciassero Luis Enrique si dovrebbe dimettere all’istante anche lui, sono sicuro che a fine anno “consiglierà” al tecnico spagnolo di dimettersi da solo per salvare il suo posto…”