Moggi: “Juve, il bicchiere è mezzo pieno”

In attesa di conoscere le sue opinioni in merito a quanto rivelato dall’investigatore di Calciopoli pentito, Luciano Moggi fa il punto dell’ultima giornata di campionato dalle colonne del quotidiano ‘Libero’, sul quale tiene un’apprezzatissima rubrica. “Questa giornata di campionato che chiude il 2011, strombazzata come il ritorno delle grandi, è piuttosto un reset che ristabilisce i valori, quelli attuali, che comprendono anche diverse novità rispetto al passato, come l’Udinese e la Lazio stabilmente nelle posizioni di vertice – spiega l’ex direttore generale della JuventusAl consuntivo natalizio la Fiorentina resta attardata di parecchio. Delio Rossi non è riuscito a fare il miracolo, segno che il malessere non apparteneva solo a Mihajlovic. Questa volta la Juve non è riuscita a superare il Milan nel gioco degli anticipi e posticipi, il primato è a due e i tifosi bianconeri non sanno se gioire o rammaricarsi. Secondo alcuni sarebbe mancata la ciliegina sulla torta, con una vittoria a Udine, ma il pari è giusto”.\r\nParlando nello specifico della Juventus, Moggi invita i tifosi bianconeri ad essere ottimisti: “Il bicchiere è però per molti versi pieno. La Juve è prima, imbattuta, alzi la mano chi sperava tanto. Il primo a non aspettarselo era proprio Conte, che però si è messo d’impegno e un dato di fatto c’è già: gli sconci succeduti negli anni scorsi ad avvii molto promettenti, quest’anno non ci saranno. Il problema in prospettiva è il Milan, un antico “nemico”che appare più attrezzato per rimanere lassù. Diverso il modo di giocare delle due contendenti, prolifico comunque per entrambe, attacco juventino che però spesso annaspa e non regge il confronto con il trio milanista Ibra-Pato-Robinho. Sicuramente una bella lotta, con il Milan primatista di gol 35, ma sotto per quelli subiti 16. Ci piace riportare il dato perché, come ricorderete, Galliani ebbe ad ammonire Allegri sentenziando che vince chi subisce di meno, che non è sempre vero, ma i tifosi bianconeri possono prenderlo come un auspicio. Aggiungiamo che al Friuli nessuno aveva fatto punti nelle sette partite precedenti, che il Milan non vi è ancora passato perché l’Udine se ha giocato a San Siro, strappando unpareggio. E poi la Juve ha un altro vantaggio: non ha la Champions di mezzo, uno scotto pesante d’immagine che potrebbe trasformarsi però in un benefit. È mancata la ciliegina sulla torta anche alla Lazio, che se l’è vista brutta con il Chievo. Deluso Lotito, imbufalito per il codice etico approvato ad hoc dalla Giunta del Coni, in base alla cui direttiva restano sospesi dalle cariche e diventano ineleggibili i dirigenti che siano condannati anche solo in primo grado per reati connessi all’attività sportiva”.