Moggi: “Juve con Tevez non hai preso un fenomeno”

(FILES) Picture taken on May 7, 2006 ofLa Juventus ha preso Carlos Tevez e nell’Italia pallonara ormai non si parla d’altro. Oggi l’argentino sbarcherà a Torino e tra stasera e domani sbrigherà tutte le formalità prima di divenire a tutti gli effetti un calciatore bianconero. A spegnere i facili entusiasmi dei supporters della Juve, ci pensa però, Lex dg Luciano Moggi, che a ‘Panorama’ dice: “Tevez? E’ un buon giocatore, non un fenomeno. Bisognerà vedere come lo utilizzeranno perché lui è più una mezza punta che un attaccante vero e proprio. Potrebbe trovarsi bene con Llorente. Ha qualità e temperamento che sono importanti per il calcio italiano, ma secondo me migliora senza cambiare completamente la squadra. L’hanno pagato, non c’è dubbio. Però è un giocatore che assicura un buon rendimento”.\r\n

“L’impianto è buono e con Tevez è migliorato – prosegue poi l’ex dirigente bianconero – non fosse altro per l’immagine che ha Tevez che è un giocatore che incute anche timore all’avversario. In Italia ne avrà beneficio anche chi giocherà al suo fianco. L’importante è che non si dica che è una prima punta”.

\r\nAttualmente la Juventus si ritrova 7 attaccanti in rosa, quindi ci sia aspettano imminenti cessioni:\r\n

“E’ chiaro che ora c’è l’obbligo di vendere – dice ancora Luciano Moggi – perché non si possono sommare così tanti attaccanti e poi la gestione del club è stata decisa con linee guida precise. Jovetic? Pista da abbandonare. Prenderlo ora non avrebbe più senso a meno che l’intenzione non sia vendere tutti. Ma non credo chela Juventus pensi a questo”.

\r\nIn uscita, Mirko Vucinic potrebbe finire al Milan:\r\n

“Eh no. Al Milan mai – replica ‘Lucianone’ – Non si rinforza una diretta concorrente e Vucinic per il Milan potrebbe essere un rinforzo complementare a Balotelli. E’ un regola che vale sempre e ovunque. Mai al Milan. Mi sono espresso tante volte. Tecnicamente bravo, però non lo prenderei mai perché a volte giocano per se stessi e a volte per la squadra mentre ci vuole continuità”.

\r\nFin qui il suo successore alla Juve, Beppe Marotta ha subito molte critiche. Moggi lo difende:\r\n

“Non capisco quale esame dovesse superare. Ha vinto due campionati… Non si giudica dalla capacità o meno di acquistare un giocatore ma dal lavoro di tanti anni”.

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