Moggi: “Il Milan regalava trapianti di capelli agli arbitri”

La tanto attesa audizione di Auricchio non si concluderà prima di altre due udienze per passare poi al controesame delle difese. I legali di alcuni imputati gli hanno contestato l’inesattezza di alcune ricostruzioni come quelle che abbinano arbitri a partite mai dirette, ma, in particolare, viene messo in discussione il metodo seguito dal testimone, ovvero la lettura di intercettazioni non trascritte dal perito nominato dal tribunale, ma prese da quelle trascritte dai carabinieri. Alla fine della sua prima deposizione, è stato Luciano Moggi a fare una dichiarazione spontanea, nella quale vi è un attacco diretto al Milan: «L’arbitro Rodomonti vicino a me e alla Juve? Un falso. Auricchio ha letto le intercettazioni che gli facevano comodo. Rodomonti dopo aver arbitrato una partita vinta dal Milan 1 a 0 su rigore parla con Meani (dirigente rossonero addetto agli arbitri, ndr) che gli dice bravo perché il rigore era giusto e che continua dicendogli che il presidente gli farà fare i capelli (il trapianto, ndr) da 30 mila euro in Svizzera».\r\nMa chi era la spia secondo Luciano Moggi?: «La spia era Manfredi Martino, l’allora segretario della Can: era lui a mandare gli sms non appena erano noti i nomi degli assistenti per le partite». L’ex arbitro De Santis, intanto, chiamerà come teste anche Del Piero e Ibrahimovic e potrà avvalersi dei filmati delle partite incriminate.\r\n\r\n(Credits: La Stampa)

Condividi
Pubblicato da
Alberto Zamboni