Moggi: “Gli alibi per gli arbitri esistono solo quando fa comodo a qualcuno…”

Allegri gioca a fare l’ottimista, «siamo ancora primi», considerazione elementare (Ventura ad esempio potrebbe dire del suo Bari «per adesso siamo ultimi»), ma il Milan non gira bene, e sebbene gli infortuni abbiano un notevole peso – non si possono regalare tutti insieme Pirlo, Ambrosini, Boateng e Nesta – i numeri sono davvero allarmanti. Di sette partite i rossoneri ne hanno vinte tre e pareggiate quattro, e nelle ultime tre hanno fatto solo cinque punti contro Catania, Lazio e Genoa. Allo stesso tempo l’Inter è andata come un treno, risucchiando otto punti ai rossoneri, e non è solo merito di Leonardo. Più semplicemente l’Inter ha messo a profitto i rinforzi di gennaio e ha recuperato un uomo importante come Sneijder. All’olandese è bastata una partita e mezzo per fare due gol e aprire, dopo soli 3’, l’armadio giallorosso, anche grazie alla giornata infelice di Julio Sergio.\r\n\r\nPañolade & affini – Nell’occasione, sulla platea di Controcampo, il lavoratore di Mediaset, Paolo Liguori, nonché tifoso sfegatato romanista, ha attaccato Moratti e Tagliavento, «una vergogna» ha detto del patron nerazzurro solo perché aveva osato sorridere in tribuna per la pañolada dei tifosi, l’arbitro invece perché avrebbe modificato la sua direzione di gara, condizionato dalla stessa pañolada, e da allora errori a senso unico a sfavore della Roma. Un ospite in studio, di inclinazione interista, ci ha messo del suo, pronunciando il solito slogan di questi anni: «Dobbiamo renderci tutti conto che esistono gli errori». Gli si potrebbe chiedere come mai questo non valesse negli anni precedenti il 2006. Gli alibi, le attenuanti, le scusanti, se esistono, esistono sempre e non solo quando fa comodo. Contro la Roma Leo ha ritrovato un ottimo Julio Cesar – a proposito delle cose che sono cambiate per i nerazzurri – e nonostante ciò la difesa ha imbarcato troppi gol. Quello che risalta in maniera inequivocabile è la condizione di freschezza della squadra, la sua forte presa di coscienza, in rapporto ai dubbi e agli impacci del Milan. La situazione appare capovolta: per un sondaggio della Gazzetta l’Inter vincerà lo scudetto (70% delle preferenze). Solo il 20% per il Milan. Un dato significativo, vox populi! Giusto comunque rilevare come la Gazzetta, anche per motivi pubblicitari, tenga in forte conto la società nerazzurra e ad essa faccia quindi riferimento il popolo interista. Sulla strada dell’Inter c’è ora la Juve, a Torino, nel posticipo di domenica, una sfida di grande importanza per entrambe. L’Inter vorrebbe fare ancora più paura al Milan, la Juve intende proseguire la risalita avviata a Cagliari. Matri due, Toni uno, 1-3 finale, quasi un miracolo, finalmente il sole è tornato a risplendere.\r\n\r\nTandem inadeguato – Nel frattempo, anzi in anticipo, il Milan avrà giocato sabato con il Parma. Il recupero di Pirlo è importante e farà bene anche a Ibra, costretto a cercarsi anche la palla, oltre che a segnare o far segnare gol. Lo svedese non sta bene vicino a Pato, lo si vede lontano un miglio: se fa lui l’assist Pato può segnare, mai però il contrario ed Ibra soffre per questo, stringe i denti, sta in difesa, a centrocampo per procurarsi la palla per poi giocarla ai compagni, vana però è l’attesa dell’uno-due in area se il pallone è tra i piedi di Pato. E Cassano per adesso non è pervenuto. In ogni caso tre punti d’obbligo per il Milan che deve guardarsi anche dall’assedio del Napoli. Dai tempi di Maradona non c’era stato un Napoli così in alto, ma sabato tocca la trasferta di Roma. Da settembre Ranieri non perde un colpo in casa e legittimamente nutre ancora ambizioni da scudetto. Lecito, per la partita fatta contro l’Inter e per la gara da recuperare, ma il Napoli non conosce paura. La Lazio ha provato sulla sua pelle cosa significa affrontare il Chievo: il pari in casa frena le ambizioni biancocelesti ma il quarto posto è ancora lì. Occhio a Palermo e Udinese, posizionate a due punti dalla Champions. Un campionato di assoluto riguardo per entrambe, e se la squadra di Rossi fosse stata più continua e i friulani non avessero “regalato” i primi 4 turni (zero punti) la classifica sarebbe stata anche migliore. Chi naviga piano è la Fiorentina, nonostante il buon pari di Parma. Pari anche per il Genoa proprio con il Milan. Dubito che Preziosi sperasse di più, l’annata sta dando pochi frutti. È il Bologna a sorprendere. Tre punti guadagnati sul Catania e buona classifica . Sul fondo sorride il Brescia,meno il Lecce, due volte in vantaggio contro il Palermo. Ininfluente il gol di Miccoli (lacrime connesse).\r\n\r\n(Di Luciano Moggi per ‘Libero’)