Moggi: “Garcia, quali scuse hai oggi?”

Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, oggi ha commentato gli anticipi della Serie A giocati ieri sera. All’interno del consueto editoriale pubblicato sul quotidiano ‘Libero’, Moggi si sofferma soprattutto sul pareggio della Roma a Palermo, il quarto nelle ultime sei partite. “È vero che chi si laurea campione d’inverno spesso poi festeggia lo scudetto. E sembra sempre più il caso della Juve – sottolinea – soprattutto se la Roma orfana di Totti e Gervinho offre prestazioni da Europa League: restiamo in attesa delle scuse che si inventerà adesso Garcia per la serata siciliana. Certo che le polemiche continueranno ad accompagnarci, basta osservare gli episodi delle ultime giornate. Vittime predestinate? Gli arbitri”.\r\n\r\nL’ex dirigente bianconero, nel corso della propria analisi, n on può prescindere dalle polemiche arbitrali, come sempre furenti quando c’è di mezzo la Juve, sopite quando i favori vanno ad avvantaggiare le dirette concorrenti della Vecchia Signora:\r\n

Non si erano ancora sopite le lagnanze per la vittoria della Roma ad Udine (il gol di Astori assegnato dall’arbitro Guida contro il parere del giudice d’area; il fallo da rigore non fischiato di Emanuelson su Kone), che subito sono arrivati i presunti errori di Tagliavento in Napoli-Juve (gol di Caceres in millimetrico fuorigioco; rete annullata per fallo di Koulibaly su Buffon, contatto visto “alla rovescia” secondo i napoletani). Ed ecco esplodere il dibattito su tecnologia e moviola. Noi ci siamo dimostrati sempre favorevoli ai sensori che possano stabilire con esattezza se il pallone sia entrato o meno in porta. Non siamo però d’accordo sulla moviola in campo che, a detta dei più, eviterebbe ogni discussione.

\r\nQuanto alla moviola in campo, Luciano Moggi pone all’attenzione una serie di questioni che potrebbero addirittura far aumentare le polemiche, anziché annullarle:\r\n

Se poi analizziamo i casi di penalty assegnati dopo falli fuori area per pochi centimetri, o non concessi per falli appena in area, ecco che spesso succede anche di osservare la moviola in tv per 7/8 minuti e non capirci niente. E dunque l’arbitro, consultato il mezzo tecnologico, dovrebbe ancora essere lui stesso a decidere e le polemiche ci saranno sempre, con l’eventualità di accusarlo di aver scelto diversamente da quanto “sostiene” la tecnologia. Qualcuno chiederebbe pure una figura di tutor per il fischietto, messo lì per “leggere” la moviola. E poi chi controlla il tutor? Sarebbe un caos totale! Non parliamo poi del fuorigioco attivo o passivo dato in pasto alla pura interpretazione dell’arbitro: sarebbe sufficiente tornare al vecchio offside – conclude – , quando cioè un attaccante è oltre la linea (…)