Moggi e Bergamo: “Moratti ci faceva spiare”

moggiIn settimana a Napoli riprende il processo a Calciopoli, che potrebbe arricchirsi di un nuovo clamoroso capitolo; l’ex designatore Paolo Bergamo e Luciano Moggi (oltre all’ex arbitro Massimo De Santis), infatti, aprono un nuovo fronte denunciando il fatto di essere stati spiati per conto dell’Inter.

\r\n

Secondo le carte dell’ex responsabile della sicurezza Telecom Giuliano Tavaroli, agli atti nel processo Telecom-Pirelli, l’Inter avrebbe dato mandato allo stesso Tavaroli di fare accertamenti su Moggi (padre e figlio), Pairetto, Bergamo, Racalbuto, De Santis più alcuni calciatori nerazzurri (fra cui Bobo Vieri) nell’ambito dell’operazione “Como”, mentre nell’ambito dell’operazione “Ladroni” Massimo Moratti avrebbe ordinato (sempre alla security Telecom) di spiare De Santis, Fabiani e Ceniccola. Alcuni imputati hanno chiesto che Tavaroli vada a testimoniare al processo su Calciopoli a Napoli.

\r\n

“Mi sono costituito parte civile al processo Pirelli-Telecom – ha detto ad una tv romana Paolo Bergamo -, in quanto risulta che sono stato intercettato su mandato di Moratti e Facchetti senza alcuna autorizzazione da parte del giudice. Un fatto gravissimo”. All’attacco anche Luciano Moggi, che prende spunto da una deposizione di tavaroli ai pm milanesi secondo cui, in un incontro a Cagliari, Moratti gli chiese di “vedere di che si tratta” sorvegliando i numeri di Moggi: “Ho tutte le carte, posso dimostrarlo” – ha detto l’ex dg della Juventus.

\r\n

Da parte sua l’Inter, in un comunicato ufficiale della società, ha minacciato querele: “Il club nerazzurro – si legge nella nota – non solo è completamente estraneo ai fatti evocati dal signor Bergamo, ma altresì non è in alcun modo coinvolto nel procedimento cui egli fa riferimento. Ove le dichiarazioni del signor Bergamo fossero confermate, l’FC Internazionale si riserva ogni iniziativa legale per la tutela della propria immagine”.\r\n(Credits: Sports.it)