Intanto un fatto che in troppi fan finta di non vedere: che piaccia o non piaccia la Nazionale italiana sta facendo il suo dovere. È quasi qualificata ai mondiali sudafricani, su sette partite disputate nel girone ne ha vinte cinque e pareggiate due, undici gol fatti e solo tre subìti. È vero, gli avversari sono quelli che sono, ma di questo non si può certo dare colpe a Marcello Lippi.\r\nTanto dovevamo ai detrattori “ad ogni costo” del ct viareggino.\r\n\r\nTrionfo bis?\r\nPer questo e per altri motivi più o meno importanti, l’ex tecnico della Juventus ha pensato bene di sperimentare, cambiare, provare volti nuovi, rimescolare le carte: una scelta coraggiosa e assolutamente condivisibile. “Coraggiosa” perché – è evidente – sostituire uomini e provare alternative comporta svariati rischi, le figuracce sono dietro l’angolo così come il veleno dei giornalisti (in Italia, si sa, il ct non può permettersi di sbagliare mai).\r\n“Condivisibile” perché quella presa da Lippi è l’unica strada che può permetterci di sognare “il miracolo”: rivincere il Mondiale quattro anni dopo. A tal proposito sono stato chiaro: le possibilità di bissare il trionfo di Berlino sono tendenti allo zero per tanti, troppi fattori. Tra questi – credetemi, è così – non rientra il “fattore Cassano”, che è un giocatore di livello sopraffino ed è sicuramente in gran forma, ma certo non può risolvere i problemi di un gruppo stanco e “invecchiato”.\r\nNon è colpa di Lippi se Pirlo ha “perso le idee”, se Gattuso non ha più le energie di un tempo, se la squadra non riesce a spingere e soffre molto in difesa per colpa di un centrocampo non all’altezza (Buffon migliore in campo contro la Georgia, ma si puo?). Cosa te ne fai di Cassano se non hai chi lo serve? Meglio partire dagli altri settori…\r\n\r\nE sugli oriundi…\r\nLe colpe del resto sono degli “altri”, dei dirigenti del calcio che da tempo operano in maniera scriteriata e in particolare, negli ultimi anni, non sono stati capaci di produrre lo straccio di un talento. Se mancano i giocatori – converrete – c’è poco da fare…\r\nSento proporre da più parti la soluzione “oriundi”, Amauri e Motta in testa. Per carità, si tratta di pedine più che valide, ma fa tristezza pensare a una nazionale costretta ad affidarsi allo straniero per mancanza di alternative “casalinghe”.\r\nNonostante tutto, ripeto, Lippi sta operando più che bene. Domani ritroverà De Rossi dopo la squalifica (ossigeno puro…) e in caso di successo contro la Bulgaria potrà guardare al futuro con maggiore tranquillità. Sbaglia chi giudica ora, i conti si faranno fra dieci mesi in Sudafrica, là dove i valori potrebbero cambiare e non certo grazie a Cassano. In fondo in Germania la differenza non l’hanno fatta certo i pur bravi Totti e Del Piero. O no?\r\n(Libero)