Moggi: “Caro La Russa, vi ci vorrà un’altra Calciopoli per tornare a vincere…”

Si è fatta attendere circa 48 la risposta di Luciano Moggi a Ignazio La Russa. L’ex direttore generale della Juventus, infatti, nell’editoriale odierno pubblicato sul quotidiano ‘Libero’, ha replicato alle illazioni del Ministro della Difesa che ha pesantemente attaccato sia la precedente, sia ‘attuale establishment societario bianconero (frontale l’attacco ad Andrea Agnelli). Una serie di luoghi comuni, quelli snocciolati da La Russa, come se ne sentono tanti nei Bar in giro per le città italiane, mai sorretti da prove provate. Ecco la replica di Moggi…\r\n

A Controcampo il ministro Ignazio La Russa si è domandato ‘Come mai l’Inter, finché c’era quell’anomalia non riusciva a vincere e quando è stata scoperta ha incominciato a vincere?’. Semplice, signor Ministro, quando l’Inter non vinceva era perché comprava Akan Sukur e Taribo West, era perché faceva gentile omaggio dei suoi giocatori migliori al Milan, Seedorf e Pirlo in cambio di Coco, mentre dall’altra parte la Juve comprava Zidane e Buffon. Ha cominciato a vincere quando, approfittando di Calciopoli, ha preso i giocatori della Juve (Ibra e Vieira) e quando Mourinho ha gestito da solo la squadra. Ma adesso che Mourinho non c’è più, ecco riaffiorare gli errori di sempre: Forlan del quale a nessuno viene l’idea di domandare se possa giocare o meno in Champions, un allenatore il cui credo è la difesa a 3 contraria alle caratteristiche dei giocatori che gli vengono messi a disposizione. Caro ministro, ci vorrebbe forse un’altra Calciopoli per vedere l’Inter ritornare a vincere. Il calcio non è un gioco da bambini. Il direttore della rosea, Andrea Monti, si spreca sullo scudetto 2006 e di fronte all’esposto Juve all’Uefa dice ‘di aver seguito con rispetto e talora anche appoggiato le iniziative legali della Juve, ma adesso non lo farà più’.

\r\nNella giornata di ieri, l’ex DG bianconero, è anche intervenuto alla trasmissione ’91° minuto’, nel corso della quale ha parlato degli impegni europei dei club italiani. Qui il suo intervento.