Moggi: “Calciopoli processo politico” (Video)

Luciano Moggi torna a parlare di Calciopoli, della sentenza della Cassazione e fa clamorose rivelazioni sul mercato della sua Juventus

Luciano Moggi torna a parlare di Calciopoli e della sentenza della Cassazione: l’ex direttore generale della Juventus, presente ad un incontro al Teatro verdi di Montecatini Terme, come al solito non le ha mandate a dire. Moggi parla di un processo politico del quale “è stato vittima per 9 anni e mezzo”, che non ha ancora chiarito tutti gli aspetti più bui della farsa di Calciopoli.\r\n

I giudici hanno appurato che i campionati e i sorteggi arbitrali erano regolari. L’unico ‘sodale’ della Juventus – prosegue Moggi – , secondo loro, è risultato l’arbitro De Sanctis, che in quel campionato arbitrò cinque volte e in quattro occasioni la Juventus perse. Il pm diceva che a telefonare ai designatori eravamo solo noi e invece con il tempo è venuto fuori che di telefonate ce ne erano a chili da parte di tutti. È stata tutta una farsa.

\r\nTornando a parlare di calcio, Moggi ha poi rivelato alcuni retroscena di mercato dei tempi in cui ricopriva ancora il ruolo di direttore generale della Juventus:\r\n

De Rossi e Aquilani stavano per arrivare alla Juventus nell’affare che avrebbe dovuto portare Davids alla Roma – continua Moggi -. Io avevo chiesto 13 miliardi di lire più i due giovani, e la Roma stava per darmeli. Poi, forse, qualcuno si decise ad andare a vedere come giocavano in Primavera e saltò tutto.

\r\nInfine la storia di Cristiano Ronaldo, il cui acquisto da parte della Juventus saltò a causa di Marcelo Salas:\r\n

Cristiano Ronaldo aveva già fatto le visite mediche a Torino: allo Sporting avremmo dato Salas più 5 miliardi, ma quest’ultimo rifiutò il trasferimento e arrivò il Manchester United che mise sul piatto 31 miliardi in contanti e se lo prese.

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